Biografia
Federico Bertollini, meglio conosciuto come Franco126, è nato e cresciuto a Roma, nel quartiere Trastevere. Ha assunto lo pseudonimo aggiungendo al proprio nome il numero 126, in onore del collettivo musicale di cui fa parte, la Lovegang. Infatti grazie al collettivo inizia a conoscere il produttore Drone126, Ketama126, Pretty Solero, Ugo Borghetti e Carl Brave.
Inizialmente, Franco126 si era proposto come artista della musica trap, successivamente decide di abbandonare tale percorso intraprendendo la strada dell'indie pop e della canzone d'autore. Dichiara di ispirarsi direttamente ai grandi a Franco Califano, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Claudio Baglioni, Eduardo De Crescenzo e Luca Carboni.
Nel 2017 il rapper intraprende una collaborazione musicale con Carl Brave, con il quale debutta in etichetta, formando il duo Carl Brave x Franco126: i due pubblicano i singoli “Sempre in due” e “Pellaria”, quindi arriva la volta dell'album in studio “Polaroid”, certificato in seguito disco di platino dalla FIMI per le oltre 50.000 copie vendute. Il duo continua a lavorare musicalmente anche per progetti esterni, tra cui il singolo “Barceloneta” con Coez e la collaborazione con Noyz Narcos in “Borotalco”.
Nel 2018 i due artisti interrompono il progetto del duo per concentrarsi sulle proprie carriere da solisti. Tuttavia, i due continuano a collaborare: Franco126 è apparso nel brano “La cuenta” di Carl Brave, incluso nell'album “Notti brave” di quest'ultimo. Le collaborazioni di Franco126 sono sempre più frequenti, compare in “Misentomale” di Ketama126, in “Senza di me” di Gemitaiz ed in “Università” di Gianni Bismark. Nel frattempo, il 10 ottobre 2018 ha pubblicato il singolo “Frigobar”, seguito il 18 dicembre da “Ieri l'altro”. Il 9 gennaio 2019 è la volta del terzo singolo “Stanza singola” con Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, che anticipa l'uscita dell'omonimo album.
“Stanza Singola” si distacca dal solito immaginario dell’artista, il quale dichiara a Vittorio Farachi di RockIt:
"Roma tornerà, di sicuro, ma qui volevo qualcosa di diverso, senza una collocazione spaziale né temporale. Non mi andava un disco legato al momento storico in cui vivo, non ci sono i social, non ci sono i cellulari. I riferimenti sono stati molto più anni ’80, al massimo ci ho messo la piadina. Ho cercato invece di portarmi vicino l'universo dei cantautori. L’hotel, se ci pensi, è un topos di quella tradizione."
L'album è il primo da solita per l’artista, dopo “Polaroid” con Carl Brave.