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sabato 08 settembre 2018 / 21:00

GIUSEPPE CEDERNA

in Da questa parte del mare

testo da Gianmaria Testa con il contributo di M. Revelli e A. Ballerini regia di Giorgio Gallione elementi scenografici di Lorenza Gioberti luci di Andrea Violato Produzioni Fuorivia / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

In collaborazione con Idee Solidali Cooperativa Sociale Onlus

Parodi Ligure, Ex Abbazia di San Remigio, (AL)

Degustazioni a cura della Pro Loco di Parodi Ligure

“Da Questa Parte del Mare” è il libro della vita di Gianmaria Testa, arrivato in libreria, purtroppo postumo, ad Aprile 2016, per Giulio Einaudi Editori con prefazione di Erri De Luca.

E’ il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’album omonimo, ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso. E’ il racconto dei grandi movimenti di popolo di questi anni, ma è anche il racconto delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi. E’ il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta. È un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato di parole preziose che riesce a restituirci ancora e per sempre la voce di Gianmaria. E’ uno sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi. Una lingua poetica, affilata, tagliente, insieme burbera ed emozionata. Bellissima.

Dal libro, dunque, allo spettacolo teatrale vero e proprio. A portarlo in scena è Giuseppe Cederna che più volte ha condiviso il palcoscenico con Gianmaria e che con lui condivide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Gianmaria, ne ha curato la regia, provando a tradurre in linguaggio, immagini e forma teatrali, parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica.

Lo spettacolo, mescolando le parole di Testa a quelle di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, affronta il tema delle migrazioni moderne senza retorica e col solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne. Cederna sarà al contempo la voce di Testa, ma anche quella scheggiata
di coloro che non hanno voce, in un continuo campo e controcampo che ha quale elemento costante un mare che salva e insieme danna.