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Posto a sedere numerato  € 10,00 + prevendita

VENERE & ADONE
di William Shakespeare

traduzione di Roberto Sanesi
adattamento e regia di Riccardo Magherini
con Riccardo Magherini, Nicola Lanni, Gabriele Palimento
musiche dal vivo di Nicola Lanni
disegno luci Fulvio Michelazzi
voci registrate di Maria Eugenia D’Aquino, Vladimir Todisco Grande, Francesca Lolli, Suso Colorni
produzione PACTA. dei Teatri

La messa in scena trae ispirazione dalla tradizione del cunto siciliano, una tradizione solo apparentemente distante dall’opera di Shakespeare, non tanto nei contenuti quanto nelle sonorità o nelle variazioni drammatiche e nei diversi movimenti (largo, eroico, allegro, tragico) che lo caratterizzano.
Così, quasi inaspettatamente, come in un vero cunto, la tecnica dell’affabulazione, mescolata ai colpi di scena un po’ circensi accompagnati da effettacci di magia da baraccone di altri tempi e dalla musica dal vivo, ci restituisce tutto l’umorismo che vibra dietro ai versi Shakespeariani.

Ma dietro a Venere e Adone si nasconde anche una questione di denaro. A Londra, tra l’agosto del 1592 e il marzo del 1594, impera la peste: si decide di chiudere i teatri. Per Shakespeare sono tempi difficili: per sopravvivere, senza troppi crucci, all’avversa fortuna, gli occorre necessariamente una patente di Poeta. Il risultato è un poemetto di stile “alto”, scritto “alla moda dei tempi”, il cui soggetto è la natura del desiderio sessuale, raccolto in un bel “vestito” per arrivare negli ambienti giusti e dare soddisfazione a quelle angosciose aspirazioni “colte”.

Tutto questo è sufficiente a rendere i versi così avvincenti da trascinarli fin dove il Bardo forse non s’immaginava proprio che finissero, sul palcoscenico, dove trionfano tutta la potenza evocativa, la maturità, la capacità dialettica e la teatralità del grande drammaturgo.

Policy Miniori e Disabili: per prenotazioni o informazioni scrivere a biglietteria@pacta.org