INFO

Vi ricordiamo che per ragioni si sicurezza e di incolumità pubblica, non sarà possibile entrare al concerto con i seguenti oggetti:

- Animali, a prescindere da razza o taglia
- Ombrelli
- Caschi
- Biciclette; skateboard; pattini; overboard

- Bevande alcoliche, indipendentemente dalla gradazione
- Bottiglie di vetro; lattine; borracce in metallo
- Bombolette spray di qualsiasi genere (no a deodoranti, antizanzare e lozioni in questo formato)

- Materiali infiammabili
- Trombette da stadio
- Armi di qualsiasi sorta
- Materiali esplosivi e fuochi d’artificio; fumogeni; razzi di segnalazione
- Coltelli o altri oggetti da punta e/o da taglio
- Sostanze stupefacenti; veleni; sostanze nocive

La vendita on-line per questa manifestazione è conclusa

Info Evento

Posto a sedere numerato  € 12,00 + prevendita

Regia di Francesco Leschiera
Drammaturgia di Antonello Antinolfi
Con Ettore Distasio, Mauro Negri e Elena Ferri
Produzione Teatro del Simposio

Mai come in questo momento è applicabile la citazione: “l’eroico si è fatto quotidiano, perché il quotidiano diventasse eroico”.

Viaggio dell’eroe per antonomasia, l’odissea offre lo spunto per la messa in scena del disagio individuale e della lotta, quasi esclusivamente senza vincitori, verso un quotidiano che destabilizza e sorprende.

Le vicende si snodano attraverso spaccati. L’eco del poema è presente ma si trasforma per adattarsi al contemporaneo.

L’immortalità offerta da Calypso diventa lo spunto per analizzare la tragedia del vivere una vita eternamente uguale; i Ciclopi rappresentano le nuove mostruosità da combattere ma utilizzando le stesse astuzie; le colonne d’Ercole i nuovi confini da non attraversare; il rapporto delicato tra Telemaco e suo padre viene evidenziato attraverso tematiche di forte attualità; l’indifferenza dei Proci è esplicitata attraverso i “nuovi modi” di vivere l’indifferenza; Penelope aspetta un altro tipo di eroe, meno vicino al modello del guerriero.

Tre figure si stagliano nella penombra di un universo cittadino. Tre valigie, tre cappelli e una decina di narrazioni. Un-labirinto, senza bussola né navigatore. Un tempo dilatato e schiacciato. Storie di sogni e rimpianti, di proiezioni e attese.

Divieti Estate al Castello