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Una sinfonia sui corpi che cadono, nel presente. Immortalati in una sospensione ipercinetica, tra alto e basso, ascesa e rovina. Il contesto teorico si orienta attraverso la tesi della retromania, della lenta cancellazione del futuro, gli spettri di Mark Fisher e le visioni di Kit Mackintosh (Auto-Tune Theory), tentando di inquadrare un presente sociale, politico, estetico e di iperculturalità.
L'immagine della caduta degli angeli ribelli che simboleggia la discesa dall'ordine divino e la perdita dell'innocenza, viene utilizzata metaforicamente per osservare i fenomeni musicali contemporanei (trap e derive). Ci si chiede che frequenza incarna il corpo che vive questo presente in continuo stato di avanzamento, accelerazione, innovazione, cosi? come di saturazione, inerzia e anacronismo. Il corpo che danza sulle note invisibili di Fallen angels si immerge in una condizione esistenziale della caduta, vaporizza la sua materia. Mette in crisi il personale e l'autobiografico, questo corpo plurale trascende in un coro di voci postumane, di versi frantumati e melmosi: "la tragedia che si fa timbro".