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Info Evento

"L'ULTIMA NOTTE DI ANTIGONE”
Vincitore “Premio Fersen 2007”
DRAMMATURGIA E REGIA: Marco Filatori
SCENE: Armando Vairo
COSTUMI: Claudio Cedri
CON Alessandro Baito - Laura Negretti
DIRETTORE TECNICO: Donato Rella
PROGETTO TEATRALE: Laura Negretti
PRODUZIONE: Teatro in Mostra - Como

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"L’ultima notte di Antigone è uno spettacolo che replichiamo da anni e che ha vinto molti premi: è una delle nostre produzioni di punta, vincitore di molti premi e che quest’anno abbiamo deciso di riallestire e di ampliare con l’aggiunta di tre nuove scene.

Una rilettura affascinante del mito di Antigone fuso con la strepitosa arte di Picasso. Ma Antigone è soprattutto la storia commovente di una donna che lotta con tutte le sue forze per dare degna sepoltura al fratello. Una donna che si ribella alla solitudine del lutto e reclama il diritto di piangere e versare le proprie lacrime sopra una salma a lei tanto cara. Una storia eterna di lutto negato scritta più di 2000 anni fa ma che ricorda in modo impressionante tutte le lacrime e tutti i lutti negati di questo terribile anno 2020.
Un allestimento particolarmente emozionante, che fonde il teatro di parola e il teatro danza il tutto unito ad una scenografia suggestiva.
Il mito di Antigone è nel contempo semplice e ricco di implicazioni, umano e trascendente, è un grido di dolore delle vittime, di tutte le vittime, contro qualsiasi tirannia.

La storia è essenziale ed arcinota: Antigone, figlia di Edipo è una principessa tebana, una giovane donna sensibile e vitale che ama corrisposta il nobile Emone, figlio del re Creonte. Davanti a lei si apre un futuro ricco di felicità, eppure rinuncia a tutto questo: una legge le impone di non rendere gli onori funebri al fratello Polinice, certo colpevole d’aver assediato la città di Tebe, ma, agli occhi di Antigone, pur sempre un uomo.
Pur di restare fedele ai propri valori, pur di non tradire le immutabili leggi non scritte degli dei, non cede ai cinici compromessi dettati dalla “ragion di stato” e sfida, a costo della vita, la legge amorale del sovrano Creonte.
Antigone tuttavia non è un’eroina algida che persegue il suo ideale con granitica certezza; i dubbi e la tenerezza dell’adolescenza si mescolano inscindibilmente con la purezza e l’incorruttibilità del suo disperato grido di ribellione.

Una tensione morale forte, eterna, che attraversa indenne i secoli e che trova uno splendido riscontro nell’arte di Picasso".