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SI! BOOM! VOILÁ! nascono dall'incontro di cinque musicisti che, dopo anni di palchi, dischi e collaborazioni diverse, sentono l'urgenza di ricominciare da un suono crudo, diretto, umano. Un progetto nato senza premeditazione, in una sala di registrazione, come un esperimento spontaneo che ha preso vita da sè.
La band è composta da Roberta Sammarelli (basso), Davide Lasala (chitarra), Giulio Ragno Favero (chitarra), Giulia Formica (batteria) e Michelangelo Mercuri - N.A.I.P. (voce): cinque personalità con percorsi profondamente diversi, ma accomunate dalla stessa tensione creativa.
Roberta Sammarelli è una bassista e musicista dalla forte identità sonora. Dopo anni di palchi e produzioni con i Verdena, ha portato la sua esperienza verso nuove direzioni, collaborando con Francesco Motta e partecipando a progetti di sonorizzazione cinematografica e performance collettive.
Davide Lasala, produttore e chitarrista, ha fondato l'Edac Studio, fucina di dischi nazionali e internazionali (tra gli altri, Gorillaz, Fatoumata Diawara, Nic Cester), e ha firmato come autore e musicista numerosi progetti indipendenti.
Giulio Ragno Favero, produttore e multistrumentista, è noto per la sua ricerca sonora radicale. Colonna portante de "Il Teatro degli Orrori" e "One Dimensional Man", e sound designer e compositore in ambito teatrale.
Giulia Formica, batterista e performer, ha collaborato con Baustelle, Chiello, Colombre e Selton, muovendosi tra ritmo, improvvisazione e ricerca visiva. La sua batteria è gesto, presenza, dialogo: un centro propulsivo che unisce corpo e suono.
Michelangelo Mercuri (N.A.I.P.), acronimo di Nessun Artista In Particolare, è una delle personalità più libere e riconoscibili della scena musicale. Musicista, performer e produttore, fonde voce, elettronica e loop station in un linguaggio che abbatte i confini tra canzone, performance e sperimentazione.
Insieme, danno vita a un collettivo noise-punk in cui esperienza e istinto convivono, dove ogni suono nasce dall'altro, ogni strumento diventa voce, ogni gesto genera un dialogo. La loro musica non cerca la perfezione, ma il momento vero, quello in cui il suono si scopre vivo, imperfetto, irripetibile.