Info Evento
Il rumore del tempo
Trii di guerra e di pace
Trio Chimera
Marta Ceretta, pf.; Stefano Raccagni, vl.; Giorgio Lucchini, vcl.
D. Shostakovich: Trio n. 2 op. 67; A. Copland: Vitebsk
K. Rivera: nuova commissione per il Trio Chimera; A. Yakushau L'ingresso del clown
Pochi compositori in ogni epoca, e pochissimi nel Novecento, seppero al pari di Shostakovich fondere nel proprio linguaggio la più raffinata dottrina compositiva con una vena schiettamente popolare, e il Trio n. 2 op. 67 è sicuramente uno degli esempi più compiuti di questa aurea sintesi di elementi diversi.
In questo capolavoro infatti il pieno dominio delle forme classiche e preclassiche (la forma Sonata del primo movimento, la Passacaglia del terzo) convive con i ritmi di incalzante modernità dello Scherzo e con i temi kletzmer del Finale, in una sintesi originalissima che nella inclusività di stili diversi non scivola mai né nella corrività della citazione, né nel dotto paternalismo del folklore.
Opera di ispiratissima intensità drammatica, in cui anche si percepisce l’indissolubilità fra ragioni storiche e vicende individuali, stanti la coincidenza dell’anno di composizione (1944) con gli eventi più terribili della seconda guerra mondiale e la dedica alla memoria dell’amico fraterno Ivan Sollertinsky prematuramente scomparso. Il Trio Chimera ha intelligentemente accostato a questo Trio una rara opera di Aaron Copland intitolata Vitebsk (la città natale di Sollertinsky), in cui anche vengono elaborati temi ebraici. E due Trii di autori contemporanei, il teatralissimo “L’ingresso del clown” del bielorusso Andreai Yakushau, e una “prima” assoluta dell’emergente, interessantissimo afroamericano Kyle Rivera.
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