Info Evento
Il corpo è la nostra prima casa ed ultima certezza. Eppure, esiste un momento in cui le fondamenta vacillano e il confine tra presenza e assenza si assottiglia.
Atto indicibile ma universale, il suicidio cambia forma a seconda dei luoghi e dei tempi: dalla sua condanna culturale in Occidente al suo valore sacro in altre tradizioni, dal dolore silenzioso delle nuove generazioni alla sua strumentalizzazione nei fenomeni di controllo sociale. Ma se il suicidio è un enigma senza voce possiamo raccontare ciò che lo precede: il fragile equilibrio tra il desiderio di esistere il bisogno di annullarsi
di e con Aichatou Cherif e Giovanni Consoli
Musiche: Ludovico Di Meco, Francesca Cordone
Costumi: Elisa Michelis
Scenografia: Elisa Gelmi
un progetto di Collettivo Ruth
Produzione Compagnia Arearea
Con il sostegno di Radic’Arte e Idra Teatro
Policy persone con disabilità e Policy minori: Inviare email a: info@radicarte.it