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Biografia

Anthony B (vero nome Keith Blair) è un cantante giamaicano tra i più rappresentativi della scena reaggae, apprezzato in tutto il mondo. Nasce nella cittadina di Trelawny Parish nel 1976. Cresce in un ambiente familiare molto religioso, la madre è un’Avventista del Settimo Giorno, ed è lei che infonde al giovane Anthony B quella profonda spiritualità che ritroviamo in molte sue produzioni e che lo porterà, durante gli anni dell’adolescenza, ad abbracciare la religione Rastafariana anche se contro il volere della famiglia. Lui, un ragazzo ostinato e determinato, è deciso a non rinunciare alla sua religione e ai suoi dreadlocks, per questo si trasferisce a Kingstone nel quartiere di Portmore. Qui viene in contatto con il movimento rastafariano Bobo Ashanti che profetizza il ritorno alla terra madre, l’Africa, e i seguaci del movimento si distinguono per l’uso di turbanti che sorreggono i dread, e lunghe vestaglie.

Sin da giovanissimo si appassiona alla musica di Bob Marley e Peter Tosh; specialmente quest’ultimo ha una grande influenza nella sua musica, possiamo ritrovare tracce di Tosh sia nelle qualità vocali di Anthony B che nel suo atteggiamento rivoluzionario.

Mentre frequenta le scuole superiori debutta come deejay nel sund system Shaggy Hi-Power. Dalla collaborazione con Little Devon nasce il suo primo singolo “The living is hard” uscito per l’etichetta Wizard nel 1993. Dopo aver lavorato con molti produttori diversi, inizia a collaborare con Richard Bell e insieme producono alcune delle migliori hit dell’artista giamaicano come “Fire Pon Rome”, “Raid di Barn”, "Rumour", e, "Repentance Time". Il suo primo LP è del 1996, nel Regno Unito esce con il titolo di “Real Revolutionary”, mentre negli Stati Uniti viene pubblicato con il nome “So Many Things”, in entrambi i casi viene acclamato dagli amanti del genere e dalla critica. L’anno successivo è la volta di “Universal struggle”, cui seguono “Seven Seals” (’99), Street Knowledge (’02), “Untouchable” (’04) in collaborazione con diversi artisti tra cui Wyclef Jean, Snoop Dogg & Bone Crusher, “Black Star” (’05), “My Hope” (’05) e, “Life Over Death” (’08). Nel 2013 pubblica “Tribute to Legends”, un album tributo di cover degli artisti più importanti della storia che hanno influenzato la sua musica come Bob Marley, The Maytals, John Lennon, Ray Charles, Elvis Presley, e Ini Kamoze.

Anthony B

Anthony B (vero nome Keith Blair) è un cantante giamaicano tra i più rappresentativi della scena reaggae, apprezzato in tutto il mondo. Nasce nella cittadina di Trelawny Parish nel 1976. Cresce in un ambiente familiare molto religioso, la madre è un’Avventista del Settimo Giorno, ed è lei che infonde al giovane Anthony B quella profonda spiritualità che ritroviamo in molte sue produzioni e che lo porterà, durante gli anni dell’adolescenza, ad abbracciare la religione Rastafariana anche se contro il volere della famiglia. Lui, un ragazzo ostinato e determinato, è deciso a non rinunciare alla sua religione e ai suoi dreadlocks, per questo si trasferisce a Kingstone nel quartiere di Portmore. Qui viene in contatto con il movimento rastafariano Bobo Ashanti che profetizza il ritorno alla terra madre, l’Africa, e i seguaci del movimento si distinguono per l’uso di turbanti che sorreggono i dread, e lunghe vestaglie.

Sin da giovanissimo si appassiona alla musica di Bob Marley e Peter Tosh; specialmente quest’ultimo ha una grande influenza nella sua musica, possiamo ritrovare tracce di Tosh sia nelle qualità vocali di Anthony B che nel suo atteggiamento rivoluzionario.

Mentre frequenta le scuole superiori debutta come deejay nel sund system Shaggy Hi-Power. Dalla collaborazione con Little Devon nasce il suo primo singolo “The living is hard” uscito per l’etichetta Wizard nel 1993. Dopo aver lavorato con molti produttori diversi, inizia a collaborare con Richard Bell e insieme producono alcune delle migliori hit dell’artista giamaicano come “Fire Pon Rome”, “Raid di Barn”, "Rumour", e, "Repentance Time". Il suo primo LP è del 1996, nel Regno Unito esce con il titolo di “Real Revolutionary”, mentre negli Stati Uniti viene pubblicato con il nome “So Many Things”, in entrambi i casi viene acclamato dagli amanti del genere e dalla critica. L’anno successivo è la volta di “Universal struggle”, cui seguono “Seven Seals” (’99), Street Knowledge (’02), “Untouchable” (’04) in collaborazione con diversi artisti tra cui Wyclef Jean, Snoop Dogg & Bone Crusher, “Black Star” (’05), “My Hope” (’05) e, “Life Over Death” (’08). Nel 2013 pubblica “Tribute to Legends”, un album tributo di cover degli artisti più importanti della storia che hanno influenzato la sua musica come Bob Marley, The Maytals, John Lennon, Ray Charles, Elvis Presley, e Ini Kamoze.

www.anthonybmusic.net

Biografia

Anthony B (vero nome Keith Blair) è un cantante giamaicano tra i più rappresentativi della scena reaggae, apprezzato in tutto il mondo. Nasce nella cittadina di Trelawny Parish nel 1976. Cresce in un ambiente familiare molto religioso, la madre è un’Avventista del Settimo Giorno, ed è lei che infonde al giovane Anthony B quella profonda spiritualità che ritroviamo in molte sue produzioni e che lo porterà, durante gli anni dell’adolescenza, ad abbracciare la religione Rastafariana anche se contro il volere della famiglia. Lui, un ragazzo ostinato e determinato, è deciso a non rinunciare alla sua religione e ai suoi dreadlocks, per questo si trasferisce a Kingstone nel quartiere di Portmore. Qui viene in contatto con il movimento rastafariano Bobo Ashanti che profetizza il ritorno alla terra madre, l’Africa, e i seguaci del movimento si distinguono per l’uso di turbanti che sorreggono i dread, e lunghe vestaglie.

Sin da giovanissimo si appassiona alla musica di Bob Marley e Peter Tosh; specialmente quest’ultimo ha una grande influenza nella sua musica, possiamo ritrovare tracce di Tosh sia nelle qualità vocali di Anthony B che nel suo atteggiamento rivoluzionario.

Mentre frequenta le scuole superiori debutta come deejay nel sund system Shaggy Hi-Power. Dalla collaborazione con Little Devon nasce il suo primo singolo “The living is hard” uscito per l’etichetta Wizard nel 1993. Dopo aver lavorato con molti produttori diversi, inizia a collaborare con Richard Bell e insieme producono alcune delle migliori hit dell’artista giamaicano come “Fire Pon Rome”, “Raid di Barn”, "Rumour", e, "Repentance Time". Il suo primo LP è del 1996, nel Regno Unito esce con il titolo di “Real Revolutionary”, mentre negli Stati Uniti viene pubblicato con il nome “So Many Things”, in entrambi i casi viene acclamato dagli amanti del genere e dalla critica. L’anno successivo è la volta di “Universal struggle”, cui seguono “Seven Seals” (’99), Street Knowledge (’02), “Untouchable” (’04) in collaborazione con diversi artisti tra cui Wyclef Jean, Snoop Dogg & Bone Crusher, “Black Star” (’05), “My Hope” (’05) e, “Life Over Death” (’08). Nel 2013 pubblica “Tribute to Legends”, un album tributo di cover degli artisti più importanti della storia che hanno influenzato la sua musica come Bob Marley, The Maytals, John Lennon, Ray Charles, Elvis Presley, e Ini Kamoze.