Biografia
I Mau Mau sono un gruppo torinese di world music, la cui musica rimanda anche al folk, patchanka e folk rock. Il nome deriva da quello del gruppo (Mau Mau appunto) che, durante gli anni ’50, ha liberato il Kenya dalla colonizzazione; inoltre a Torino con questo termine era solito riferirsi a chi veniva dal Sud o extracomunitari, tendenzialmente persone di colore, che arrivavano nel capoluogo piemontese in cerca di lavoro.
Iniziano la loro carriera nel 1991 per iniziativa di Luca Morino, Fabio Barovero e del camerunense Tetè Nsongan. Da subito trovano la loro personale dimensione nel live grazie a cui riescono ad esprime al meglio il loro valore artistico; la loro voglia di esprimersi attraverso le esibizioni live li porta a suonare in ogni dove durante la loro carriera: dai festival più prestigiosi e importanti d’Europa agli angoli più remoti del mondo.
Debuttano nel 1992 con “Soma la macia” (Siamo la macchina), un EP in dialetto piemontese uscito per l’etichetta Vox Pop – Just For Fun; sempre per la stessa label pubblicano il loro primo album “Sauta Rabel”, distribuito da EMI e pubblicato anche in Svizzera e Paesi Bassi; sempre nel ’92 compongono la colonna sonora del film “Nero” di Giancarlo Soldi. Durante il tour suonano sui palchi dei principali festival ed anche al Palestine International Dance & Music Festival, e al Festival Internazionale di Babilonia in Iraq.
L’album “Sauta Rabel” vince come migliore opera prima al Club Tenco.
Il loro secondo album “Bàss Paradis”, pubblicato nel 1994, viene distribuito in molti paesi europei ed anche in Giappone; il tour li porta a suonare nelle maggiori città italiane ed europee. Un altro importante traguardo è la collaborazione con gli Africa Unite con cui registrano il brano “Ritmo Politico”, inserita nella musicassetta “Forza Italia” distribuita con la rivista Cuore. L’anno dopo, nel 1995, aprono il concerto di Paolo Conte al Paleo Festival di Nyon.
Nel 1996 pubblicano “Viva Mamanera”, loro terzo album registrato tra Torino, Parigi e Los Angeles con la collaborazione del tecnico del suono di Ben Harper Eric Safran. Quest’album segna un cambio di sonorità rispetto ai precedenti, con una presenza più massiccia della chitarra elettrica, ed ottiene un enorme successo in Italia e in Francia. La loro voglia di cambiamento e di crescita a livello musicale li porta ad approfondire la conoscenza della cultura musicale araba; promuovono anche l’integrazione e lo scambio culturale con eventi e concerti a cui partecipano artisti di differenti paesi. Nel 1997 danno vita ad un progetto parallelo chiamato Banda Maulera: un ensemble allargata con fiati e percussioni.
Il loro impegno sociale per l’integrazione e il rispetto di tutte le culture lo esprimono attraverso la musica, e come nel caso di “Eldorado”, loro quarto album del ’98, grazie alla partecipazione di musicisti provenienti da realtà culturali e sociali difficili come quella dei Meninos do Pelo, una banda di ragazzi di strada del Brasile. Partecipano inoltre all’happening organizzato da Manu Chao, la Feira das Mentiras, a Santiago de Compostela in Galizia.
Una volta rientrati a Torino dopo il tour organizzano un piccolo festival di cultura popolare africana, il “PiemontAfrique Festival” con in programma un incontro sull’economia e le politiche di sfruttamento del terzo mondo. Nel 2000 pubblicano per Mescal l’album “Safari Beach”, che contiene il brano “Due Cuori” con la partecipazione Sargento Garcia.
Per i loro dieci anni di attività (2001) realizzano un doppio album “Marasma General” che contiene diverse esibizioni dal vivo della band, radio shows, registrazioni di strada e due nuovi inediti “Conga Milonga” e, “Il mondo dall’alto”, ed anche una versione studio di “Eldorado” in collaborazione con il gruppo andino Inti-Illimani. Durante l’estate del 2001 aprono il Tora! Tora! a Rimini.
Dopo questi dieci anni di carriera i Mau Mau si prendono una pausa come gruppo per seguire progetti da solisti fino al 2004 quando partecipano al Traffic Festival. Seguono due anni di attività, e ricerca di nuove sonorità, tra Brasile, Torino e il Salento; è di questo periodo la colonna sonora del film “Sotto il sole Nero” di Enrico Verra.
Il loro primo album dopo la reunion è “Dea” del 2006 prodotto da Mescal; l’album si caratterizza per il mix di ritmi brasiliani con elementi della tradizione musicale piemontese e per la svolta elettronica, componente assente nei precedenti lavori. Continuano però le collaborazioni importanti: nel brano “La casa brucia” c’è la partecipazione dei Sud Sound System.
Sempre nel 2006 aprono il concerto evento Volumi prodotto dai Subsonica con la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura del comune di Torino. Per due anni si occupano anche della direzione artistica degli eventi culturali e musicali del Salone del Gusto/Terra Madre promosso da Slow Food. Nel 2008 firmano l’inno dell’iniziativa M’Illumino di Meno della trasmissione radiofonica Caterpillar; successivamente collaborano con Teresa De Sio in “Lasciatemi in pace” contenuta in “Riddim a Sud”.
Festeggiano i 20 anni di attività nel 2011 con il brano “Mare Nostrum” e un tour internazionale; per maggio 2016 è previsto un nuovo album in studio che si chiamerà “8000 km”, il titolo allude alla lunghezza del perimetro della penisola italiana.