Al Di Meola è un chitarrista jazz, jazz fusion e, world music statunitense.
Di origini italiane (la famiglia proviene da Cerretto Sannita in provincia di Napoli) cresce nel New Jersey. A soli otto anni resta affascinato da Elvis Presley e dal gruppo strumentale the Ventures e, inizia a suonare la chitarra; sarà il suo insegnante a spingerlo verso il jazz. Di Meola cita tra le sue influenze i chitarristi jazz George Benson e Kenny Burrel, ma anche i chitarristi bluegrass e country Clarence White e Doc Watson.
Nei primi anni ’70, mentre frequenta il Berklee College of Music, a soli 19 anni viene ingaggiato da Chick Corea per sostituire Bill Connors nei Return to Forever, gruppo pioniere del jazz fusion con Stanley Clarke e, Lenny White.
Con lo scioglimento del gruppo nel 1976, Di Meola inizia a produrre album da solista dimostrando una grande maestria nel suonare generi diversi come jazz, jazz fusion e flamenco e, più in generale la musica mediterranea. Nel 1977 pubblica “Elegant Gypsy”; l’album, certificato disco d’oro, vanta preziose collaborazioni con alcuni tra i più importanti musicisti jazz-fusion quali Steve Gadd, Paco De Lucia, Anthony Jackson, Jan Hammer, Lenny White, Barry Miles e Mingo Lewisn. Nel 1980 insieme a due star del jazz fusion e della world music come Paco de Lucia e John McLaughlin pubblica l’album dal vivo “Friday Night in San Francisco”, uno degli album live per chitarra acustica più famosi al mondo con le oltre 2 milioni di copie vendute.
Se inizialmente Di Meola è conosciuto per la sua tecnica eccellente e molto veloce oltreché per le sue composizioni molto complesse, come risulta evidente dal primo album solista “Land of the Midnight Sun” (1976), già dai suoi primi lavori inizia ad esplorare la cultura mediterranea avvicinandosi a generi tipicamente acustici come il flamenco. La sua ricerca su latin music e jazz fusion continua negli album “Casino” (1978) e, “Splendido hotel” (1980). Con “Scenario” (1983) esplora il lato elettronico del jazz collaborando con il producer Jan Hammer. Questo primo cambiamento evolve ancora una volta con l’album acustico “Cielo e Terra” (1985). È con gli album usciti dopo la metà degli anni ’80, come “Soaring Through a Dream”, che inizia le prime sperimentazioni con il Synclavier, un sistema che integra un sintetizzatore digitale ed un campionatore musicale.
Negli anni Novanta, Di Meola registra degli album più vicini alla world music ed uno stile latino moderno piuttosto che al jazz. Riscopre però la passione per la chitarra elettrica nel 2006; non è un caso infatti che il DVD del suo concerto al Leverkusen Jazz Festival 2006 abbia come sottotitolo “Return to Electric Guitar”.