Attualmente non ci sono date in programma per Vinicio Capossela

Biografia

Cantautore, poeta, scrittore e fantasmagorico entertainer, VINICIO CAPOSSELA(Hannover, 1965) ha debuttato nel 1990 sotto l’egida di Renzo Fantini (Paolo Conte, Francesco Guccini) con il disco All’una e trentacinque circa, che gli vale la Targa Tenco, premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi.
Se sono i primi dischi “pre-biografici”, come Modì (1992) e Camera a sud (1994), a confermarne il talento in Italia e all’estero – è del 1995 un prestigioso sold out al Theatre de la Ville di Parigi – con Il ballo di San Vito (1996) arriva il primo deragliamento musicale: fanfare macedoni e la chitarra di Marc Ribot si fondono in una musica che vive di riferimenti e rimandi immaginifici e al tempo stesso più personali: “coliche di immaginazione” le definisce lo stesso Capossela, che approfitta di un “never ending tour” di due anni circa per realizzare nel 1998 il suo primo album dal vivo, intitolato Liveinvolvo e realizzato con la complicità di Neat Veliov e della sua Kocani Orkestar.

Importanti, in questo primo periodo della sua carriera, anche le incursioni nel mondo del teatro, dove lavora con la compagnia di Paolo Rossi a spettacoli come “Pop e rebelot” (1993) e “Milanin Milanon” (1994). Sempre con Paolo Rossi Capossela farà il suo debutto televisivo nel programma “Scatafascio” (1997-1998), per il quale firma il brano omonimo.
Dall’album Canzoni a Manovella (2000) in poi Capossela rivolge la sua attenzione a temi più universali, spesso ispirati alla grande letteratura, da Melville a Céline a Dante a Omero, mentre la sua attività concertistica, tanto in Italia che all’estero, è sempre più tesa alla rappresentazione dell’opera in forma di spettacolo e a radicarsi al tempo stesso in una serie di eventi unici senza repliche. Non mancano poi nel curriculum di Capossela gli appuntamenti fissi, come i Concerti per le Feste che si svolgono puntualmente ogni anno dal 1998 al 2013 nei giorni di Natale al Fuori Orario di Taneto di Gattatico (RE). La passione per il progenitore ortodosso di Santa Klaus, vale a dire Santo Nicola, e la favola del Natale ha visto inoltre Capossela, nell’arco di un decennio, realizzare ben tre radioracconti a tema natalizio, Canto di Natale (2001), I cerini di Santo Nicola (2008) e Il gigante e il mago (2009).

Nel 2003, dopo due anni di intensa attività concertistica, arriva L’indispensabile, la prima raccolta di successi contenente anche la sua prima cover di sempre, “Si è spento il sole” di Adriano Celentano. I lavori successivi, Ovunque Proteggi (2006), Da Solo (2008) e Marinai Profeti e Balene (2011) oltre ad incarnarsi in spettacoli di grande successo, forniscono lo spunto per una documentazione filmata, come nel caso dei due live Nel niente sotto il sole(2007) e Solo show (2009).

Accanto ai progetti discografici Capossela lavora anche a progetti inediti, come quello realizzato nel 2007 con il violoncellista Mario Brunello in occasione del “Genio Fiorentino” e dedicato alle “Rime” di Michelangelo intitolato Fuggite, amanti, amor.

Radio, scrittura, cinema, sono spesso confluiti nel percorso artistico di Vinicio Capossela, segno distintivo di un artista che da sempre non considera ma, anzi, travalica le barriere esistenti tra le diverse arti: è del 2004 il suo primo romanzo, Non si muore tutte le mattine, da cui trae uno spettacolo di teatro d’ombre e le Radiocapitolazioni trasmesse da Radio 3. Nel 2009 pubblica sempre per Feltrinelli In clandestinità con l’amico-poeta Vincenzo Costantino “Cinaski”. Il libro è diventato un reading che i due hanno presentato in tutta Italia dove, al posto del palcoscenico c’è un ring, un giudice, un pianoforte e loro due in scena per un improbabile quanto realistico incontro di boxe, dove parole e canzoni sostituiscono i pugni. Alla Grecia e al rebetiko, “più che una musica, un modo di vivere”, dedica invece il disco Rebetiko Gimnastas (2012), il film Indebito (2013) girato insieme al regista Andrea Segre, presentato in anteprima al festival di Locarno e proiettato al cinema con enorme consenso di pubblico e critica, e il libro Tefteri, taccuino dei conti in sospeso (2013), pubblicato da Il Saggiatore.

Nell’estate del 2013 Capossela è stato impegnato in diversi progetti: ha presentato un nuovo spettacolo nello stupefacente scenario di Villa Adriana, Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore, che lo ha visto protagonista insieme al Trio Amadei ed ai solisti della Vianiner Philarmoniker, spettacolo replicato anche l’estate successiva al prestigioso Ravenna Festival e in altri contesti. Sempre nel 2013 debutta come produttore per il disco “Primo Ballo” della Banda della Posta, un album di musiche per sposalizi con cui si esibisce in un tour di più di cinquanta date. Sul tema dello sposalizio, inoltre, incentra la prima edizione del Calitri Sponz Fest (2013), un festival da lui ideato e di cui è tutt’ora direttore artistico, Festival giunto alla sua settima edizione e che può contare quest’anno sul gemellaggio con la città di Matera in occasione della sua nomina a Capitale Europea della Cultura 2019.

Nell’aprile del 2015 Feltrinelli pubblica il suo terzo libro, Il paese dei Coppoloni, candidato al Premio Strega. A giugno 2015 risulta l’autore più votato del Dante al premio Strega e viene premiato dai circoli di lettura dei comitati italiani ed esteri della Società Dante Alighieri. Il 29 agosto, nell’ambito dello Sponz fest, festeggia la Notte d’argento, per i suoi 25 anni in musica: un grande concerto con ospiti speciali, durato più di 7 ore nella stazione di Conza in Alta Irpinia, preludio di un tour celebrativo intitolato Qu’Art de Siècle, che lo vede esibirsi in Italia (Catania, Milano, Roma e Venezia) e nelle principali città europee (Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles, Zurigo, Berna, Salonicco) in una serie di concerti-atti unici per ospiti e repertorio.

Il libro Il paese dei Coppoloniporta in dote un documentario-viatico prodotto da LaEffe per la regia di Stefano Obino intitolato Vinicio Capossela – Nel paese dei Coppoloni, presentato al cinema nel gennaio 2016 e la cui colonna sonora è tratta da quello che si annuncia come l’imminente nuovo album di studio dell’artista. Canzoni della Cupa, questo ne è il titolo, esce il 6 maggio 2016 e vede la partecipazione di numerosi ospiti tra cui Giovanna Marini, Antonio Infantino, Los Lobos, Calexico, Flaco Yimenez. Alla pubblicazione dell’album fanno seguito un tour estivo di presentazione e due tour teatrali con spettacoli costruiti sui temi dell’Ombra e dell’Inverno. Nello spazio che li separa c’è l’occasione, nell’estate 2017, di realizzare – unico artista italiano - un tour estivo di Atti uniciprogettati esclusivamente per essere rappresentati una sola volta. A loro si affiancano il minitour di Combat Folk!e una serie di pubblicazioni e concerti in diversi paesi del mondo.

Il 2017 si conclude con l’assegnazione del prestigioso Premio Tenco, riconoscimento che il Club tributa alla carriera dell’artista, mentre nel 2018 entrano nel vivo le registrazioni di un nuovo lavoro discografico, interrotte soltanto dalle date all’estero e da un tour estivo accompagnato dall’orchestra sinfonica intitolato nell’Orcaestra. Il 31 dicembre Capossela è ospite delle celebrazioni di Capodanno al Circo Massimo di Roma, dove suona per la prima volta “La peste”, un brano inedito e annuncia il titolo del nuovo album in cui sarà contenuto.

Ad aprile viene pubblicato il singolo "Il povero Cristo" che anticipa l'uscita dell'album Ballate per uomini e bestie. Il singolo è stato accompagnato dal video realizzato a Riace con la regia di Daniele Ciprì e la partecipazione straordinaria di Enrique Irazoqui e Marcello Fonte.

Maggio 2019 vede Capossela impegnato nel tour americano Ballate per poveri cristiche tocca le città di Washington, Chicago e Detroit.

Venerdì 17 maggio esce Ballate per uomini e bestie(La Cùpa/Warner Music), il nuovo progetto discografico di Vinicio Capossela, l'undicesimo lavoro in studio. Definito dal suo autore “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”, l'album è stato registrato tra Milano, Montecanto (Irpinia) e Sofia (Bulgaria) da Taketo Gohara e Niccolò Fornabaio, Alessandro Asso Stefana e Giuseppe De Angelis e si avvale della collaborazione di musicisti prestigiosi come Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Massimo Zamboni, Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara.

Il tour teatrale di Ballate per uomini e bestie, previsto per l’autunno 2019, sarà anticipato nei prossimi mesi da una nuova serie di concerti-atti unici e da alcune importanti date all’estero.




Vinicio Capossela

Cantautore, poeta, scrittore e fantasmagorico entertainer, VINICIO CAPOSSELA (Hannover, 1965) debutta nel 1990 con il disco "All’una e trentacinque circa", che gli vale la Targa Tenco, premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi.

Se sono i primi dischi “pre-biografici”, come Modì (1992) e Camera a sud (1994) a confermarne il talento in Italia e all’estero è con Il ballo di San Vito (1996) che arriva il primo deragliamento musicale: fanfare macedoni e la chitarra di Marc Ribot si fondono in una musica che vive di riferimenti e rimandi immaginifici e al tempo stesso più personali.

Importanti, in questo primo periodo della sua carriera, anche le incursioni nel mondo del teatro, dove lavora con la compagnia di Paolo Rossi a spettacoli come “Pop e rebelot” (1993) e “Milanin Milanon” (1994). Sempre con Paolo Rossi Capossela farà il suo debutto televisivo nel programma “Scatafascio” (1997-1998), per il quale firma il brano omonimo.

Dall’album Canzoni a Manovella (2000) in poi Capossela rivolge la sua attenzione a temi più universali, spesso ispirati alla grande letteratura, da Melville a Céline a Dante a Omero, mentre la sua attività concertistica, tanto in Italia che all’estero, è sempre più tesa alla rappresentazione dell’opera in forma di spettacolo e a radicarsi al tempo stesso in una serie di eventi unici senza repliche. Non mancano poi nel curriculum di Capossela gli appuntamenti fissi, come i Concerti per le Feste che si svolgono puntualmente ogni anno dal 1998 al 2013 nei giorni di Natale al Fuori Orario di Taneto di Gattatico (RE).

I lavori successivi, Ovunque Proteggi (2006), Da Solo (2008) e Marinai Profeti e Balene (2011) oltre ad incarnarsi in spettacoli di grande successo, forniscono lo spunto per una documentazione filmata, come nel caso dei due live Nel niente sotto il sole (2007) e Solo show (2009).

Accanto ai progetti discografici Capossela lavora anche a progetti inediti, come quello realizzato nel 2007 con il violoncellista Mario Brunello in occasione del “Genio Fiorentino” e dedicato alle “Rime” di Michelangelo intitolato Fuggite, amanti, amor.

Radio, scrittura, cinema, sono spesso confluiti nel percorso artistico di Vinicio Capossela, segno distintivo di un artista che da sempre non considera ma, anzi, travalica le barriere esistenti tra le diverse arti: è del 2004 il suo primo romanzo, "Non si muore tutte le mattine", da cui trae uno spettacolo di teatro d’ombre e le Radiocapitolazioni trasmesse da Radio 3. Nel 2009 pubblica sempre per Feltrinelli "In clandestinità" con l’amico-poeta Vincenzo Costantino Cinaski. Il libro è diventato un reading che i due hanno presentato in tutta Italia dove, al posto del palcoscenico c’è un ring, un giudice, un pianoforte e loro due in scena per un improbabile quanto realistico incontro di boxe, dove parole e canzoni sostituiscono i pugni.

Alla Grecia e al rebetiko, “più che una musica, un modo di vivere”, dedica invece il disco Rebetiko Gimnastas (2012), il film Indebito (2013) girato insieme al regista Andrea Segre, presentato in anteprima al festival di Locarno e proiettato al cinema con enorme consenso di pubblico e critica, e il libro Tefteri, taccuino dei conti in sospeso (2013), pubblicato da Il Saggiatore.

Nel 2013 debutta come produttore per il disco “Primo Ballo” della Banda della Posta, un album di musiche per sposalizi con cui si esibisce in un tour di più di cinquanta date.

Nell’aprile del 2015 Feltrinelli pubblica il suo terzo libro, "Il paese dei Coppoloni". Il 29 agosto dello stesso anno, nell’ambito dello Sponz fest, festeggia la Notte d’argento, per i suoi 25 anni in musica: un grande concerto con ospiti speciali, durato più di 7 ore nella stazione di Conza in Alta Irpinia, preludio di un tour celebrativo intitolato Qu’Art de Siècle, che lo vede esibirsi in Italia e nelle principali città europee in una serie di concerti-atti unici per ospiti e repertorio.

Il libro Il paese dei Coppoloni porta in dote un documentario-viatico prodotto da LaEffe per la regia di Stefano Obino intitolato Vinicio Capossela – Nel paese dei Coppoloni, presentato al cinema nel gennaio 2016 e la cui colonna sonora è tratta da quello che si annuncia come l’imminente nuovo album di studio dell’artista. Canzoni della Cupa, questo ne è il titolo, esce il 6 maggio 2016 e vede la partecipazione di numerosi ospiti tra cui Giovanna Marini, Antonio Infantino, Los Lobos, Calexico, Flaco Yimenez.

Nel 2018 entrano nel vivo le registrazioni di un nuovo lavoro discografico, uscito poi nel 2019 con il titolo "Ballate per uomini e bestie", definito dal suo autore “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”.

Il 17 gennaio 2020 pubblica in collaborazione con il trapper di Cesena Young Signorino il singolo +Peste che riprende il brano La peste. Il 14 febbraio dello stesso anno esce Bestiario d’amore, EP che si rifà a Il Bestiario d'amore di Richard de Fournival, scritto a metà del XIII secolo. Il tour del 2020 è costretto a subire uno stop a causa dello scoppio della pandemia da COVID-19. Durante il periodo del lockdown, Capossela propone alcune puntate da dieci minuti sui suoi canali social, nelle quali affronta alcuni temi legati alle ricorrenze del giorno; l'appuntamento prende il nome di Cronache dal pandemonio.

Nell'estate 2020, con la parziale ripresa delle attività di spettacolo, presenta in tutta Italia un tour in duo con Vincenzo Vasi dal titolo Pandemonium.

A luglio 2021, in occasione dell'anno dantesco, propone il tour Bestiale Comedìa, un progetto che, dal confronto con la Divina Commedia, trae punti d’orientamento per una navigazione dantesca all'interno del proprio repertorio.

Il 30 settembre 2021 pubblica il nuovo romanzo Eclissica, edito da Feltrinelli, un lavoro che ripercorre gli ultimi quindici anni di vita e di carriera, intervallati da lampi e seguendo il filo rosso dell’eclissi.

Il 4 febbraio 2022 debutta al Festival di Sanremo durante la serata dedicata alle cover. È infatti ospite di Giovanni Truppi, vero concorrente in gara; i due cantano Nella mia ora di libertà  di Fabrizio De André, accompagnati dall’armonica di Mauro Pagani.

www.viniciocapossela.it

Biografia

Cantautore, poeta, scrittore e fantasmagorico entertainer, VINICIO CAPOSSELA(Hannover, 1965) ha debuttato nel 1990 sotto l’egida di Renzo Fantini (Paolo Conte, Francesco Guccini) con il disco All’una e trentacinque circa, che gli vale la Targa Tenco, premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi.
Se sono i primi dischi “pre-biografici”, come Modì (1992) e Camera a sud (1994), a confermarne il talento in Italia e all’estero – è del 1995 un prestigioso sold out al Theatre de la Ville di Parigi – con Il ballo di San Vito (1996) arriva il primo deragliamento musicale: fanfare macedoni e la chitarra di Marc Ribot si fondono in una musica che vive di riferimenti e rimandi immaginifici e al tempo stesso più personali: “coliche di immaginazione” le definisce lo stesso Capossela, che approfitta di un “never ending tour” di due anni circa per realizzare nel 1998 il suo primo album dal vivo, intitolato Liveinvolvo e realizzato con la complicità di Neat Veliov e della sua Kocani Orkestar.

Importanti, in questo primo periodo della sua carriera, anche le incursioni nel mondo del teatro, dove lavora con la compagnia di Paolo Rossi a spettacoli come “Pop e rebelot” (1993) e “Milanin Milanon” (1994). Sempre con Paolo Rossi Capossela farà il suo debutto televisivo nel programma “Scatafascio” (1997-1998), per il quale firma il brano omonimo.
Dall’album Canzoni a Manovella (2000) in poi Capossela rivolge la sua attenzione a temi più universali, spesso ispirati alla grande letteratura, da Melville a Céline a Dante a Omero, mentre la sua attività concertistica, tanto in Italia che all’estero, è sempre più tesa alla rappresentazione dell’opera in forma di spettacolo e a radicarsi al tempo stesso in una serie di eventi unici senza repliche. Non mancano poi nel curriculum di Capossela gli appuntamenti fissi, come i Concerti per le Feste che si svolgono puntualmente ogni anno dal 1998 al 2013 nei giorni di Natale al Fuori Orario di Taneto di Gattatico (RE). La passione per il progenitore ortodosso di Santa Klaus, vale a dire Santo Nicola, e la favola del Natale ha visto inoltre Capossela, nell’arco di un decennio, realizzare ben tre radioracconti a tema natalizio, Canto di Natale (2001), I cerini di Santo Nicola (2008) e Il gigante e il mago (2009).

Nel 2003, dopo due anni di intensa attività concertistica, arriva L’indispensabile, la prima raccolta di successi contenente anche la sua prima cover di sempre, “Si è spento il sole” di Adriano Celentano. I lavori successivi, Ovunque Proteggi (2006), Da Solo (2008) e Marinai Profeti e Balene (2011) oltre ad incarnarsi in spettacoli di grande successo, forniscono lo spunto per una documentazione filmata, come nel caso dei due live Nel niente sotto il sole(2007) e Solo show (2009).

Accanto ai progetti discografici Capossela lavora anche a progetti inediti, come quello realizzato nel 2007 con il violoncellista Mario Brunello in occasione del “Genio Fiorentino” e dedicato alle “Rime” di Michelangelo intitolato Fuggite, amanti, amor.

Radio, scrittura, cinema, sono spesso confluiti nel percorso artistico di Vinicio Capossela, segno distintivo di un artista che da sempre non considera ma, anzi, travalica le barriere esistenti tra le diverse arti: è del 2004 il suo primo romanzo, Non si muore tutte le mattine, da cui trae uno spettacolo di teatro d’ombre e le Radiocapitolazioni trasmesse da Radio 3. Nel 2009 pubblica sempre per Feltrinelli In clandestinità con l’amico-poeta Vincenzo Costantino “Cinaski”. Il libro è diventato un reading che i due hanno presentato in tutta Italia dove, al posto del palcoscenico c’è un ring, un giudice, un pianoforte e loro due in scena per un improbabile quanto realistico incontro di boxe, dove parole e canzoni sostituiscono i pugni. Alla Grecia e al rebetiko, “più che una musica, un modo di vivere”, dedica invece il disco Rebetiko Gimnastas (2012), il film Indebito (2013) girato insieme al regista Andrea Segre, presentato in anteprima al festival di Locarno e proiettato al cinema con enorme consenso di pubblico e critica, e il libro Tefteri, taccuino dei conti in sospeso (2013), pubblicato da Il Saggiatore.

Nell’estate del 2013 Capossela è stato impegnato in diversi progetti: ha presentato un nuovo spettacolo nello stupefacente scenario di Villa Adriana, Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore, che lo ha visto protagonista insieme al Trio Amadei ed ai solisti della Vianiner Philarmoniker, spettacolo replicato anche l’estate successiva al prestigioso Ravenna Festival e in altri contesti. Sempre nel 2013 debutta come produttore per il disco “Primo Ballo” della Banda della Posta, un album di musiche per sposalizi con cui si esibisce in un tour di più di cinquanta date. Sul tema dello sposalizio, inoltre, incentra la prima edizione del Calitri Sponz Fest (2013), un festival da lui ideato e di cui è tutt’ora direttore artistico, Festival giunto alla sua settima edizione e che può contare quest’anno sul gemellaggio con la città di Matera in occasione della sua nomina a Capitale Europea della Cultura 2019.

Nell’aprile del 2015 Feltrinelli pubblica il suo terzo libro, Il paese dei Coppoloni, candidato al Premio Strega. A giugno 2015 risulta l’autore più votato del Dante al premio Strega e viene premiato dai circoli di lettura dei comitati italiani ed esteri della Società Dante Alighieri. Il 29 agosto, nell’ambito dello Sponz fest, festeggia la Notte d’argento, per i suoi 25 anni in musica: un grande concerto con ospiti speciali, durato più di 7 ore nella stazione di Conza in Alta Irpinia, preludio di un tour celebrativo intitolato Qu’Art de Siècle, che lo vede esibirsi in Italia (Catania, Milano, Roma e Venezia) e nelle principali città europee (Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles, Zurigo, Berna, Salonicco) in una serie di concerti-atti unici per ospiti e repertorio.

Il libro Il paese dei Coppoloniporta in dote un documentario-viatico prodotto da LaEffe per la regia di Stefano Obino intitolato Vinicio Capossela – Nel paese dei Coppoloni, presentato al cinema nel gennaio 2016 e la cui colonna sonora è tratta da quello che si annuncia come l’imminente nuovo album di studio dell’artista. Canzoni della Cupa, questo ne è il titolo, esce il 6 maggio 2016 e vede la partecipazione di numerosi ospiti tra cui Giovanna Marini, Antonio Infantino, Los Lobos, Calexico, Flaco Yimenez. Alla pubblicazione dell’album fanno seguito un tour estivo di presentazione e due tour teatrali con spettacoli costruiti sui temi dell’Ombra e dell’Inverno. Nello spazio che li separa c’è l’occasione, nell’estate 2017, di realizzare – unico artista italiano - un tour estivo di Atti uniciprogettati esclusivamente per essere rappresentati una sola volta. A loro si affiancano il minitour di Combat Folk!e una serie di pubblicazioni e concerti in diversi paesi del mondo.

Il 2017 si conclude con l’assegnazione del prestigioso Premio Tenco, riconoscimento che il Club tributa alla carriera dell’artista, mentre nel 2018 entrano nel vivo le registrazioni di un nuovo lavoro discografico, interrotte soltanto dalle date all’estero e da un tour estivo accompagnato dall’orchestra sinfonica intitolato nell’Orcaestra. Il 31 dicembre Capossela è ospite delle celebrazioni di Capodanno al Circo Massimo di Roma, dove suona per la prima volta “La peste”, un brano inedito e annuncia il titolo del nuovo album in cui sarà contenuto.

Ad aprile viene pubblicato il singolo "Il povero Cristo" che anticipa l'uscita dell'album Ballate per uomini e bestie. Il singolo è stato accompagnato dal video realizzato a Riace con la regia di Daniele Ciprì e la partecipazione straordinaria di Enrique Irazoqui e Marcello Fonte.

Maggio 2019 vede Capossela impegnato nel tour americano Ballate per poveri cristiche tocca le città di Washington, Chicago e Detroit.

Venerdì 17 maggio esce Ballate per uomini e bestie(La Cùpa/Warner Music), il nuovo progetto discografico di Vinicio Capossela, l'undicesimo lavoro in studio. Definito dal suo autore “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”, l'album è stato registrato tra Milano, Montecanto (Irpinia) e Sofia (Bulgaria) da Taketo Gohara e Niccolò Fornabaio, Alessandro Asso Stefana e Giuseppe De Angelis e si avvale della collaborazione di musicisti prestigiosi come Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Massimo Zamboni, Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara.

Il tour teatrale di Ballate per uomini e bestie, previsto per l’autunno 2019, sarà anticipato nei prossimi mesi da una nuova serie di concerti-atti unici e da alcune importanti date all’estero.