Biografia
Dario Brunori, in arte Brunori Sas, nasce a Cosenza il 28 settembre 1977 e cresce tra musica, storie di provincia e una naturale inclinazione per la scrittura. Fin da ragazzo si divide tra la passione per le canzoni d’autore italiane e l’amore per il pop internazionale, ma è solo dopo gli studi universitari che decide di fare della musica il suo mestiere.
Nel 2005 fonda con Matteo Zanobini e Francesca Storai la dream-pop band Blume, con cui pubblica l'album In tedesco vuol dire fiore, il cui video viene premiato nel 2006 al MEI (Meeting delle etichette indipendenti).
Il nome d’arte lo sceglie più tardi, prendendolo in prestito dall’azienda di famiglia e, con quell’ironia malinconica che diventerà la sua cifra stilistica, nel 2009 pubblica Vol. 1, un esordio che mescola racconti di vita quotidiana, romanticismo disilluso e melodie semplici ma dirette. Il disco conquista il Premio Ciampi come miglior debutto e fa subito breccia tra chi cerca una nuova voce nella scena cantautorale italiana.
Con Vol. 2: Poveri Cristi, uscito nel 2011, Brunori approfondisce la narrazione della sua generazione, osservando sogni infranti e piccole conquiste con un tocco più maturo. Ma è con Il cammino di Santiago in taxi (2014) che si sposta verso un sound più elaborato e introspettivo, lasciandosi alle spalle la dimensione più casalinga dei primi dischi.
Il vero salto arriva nel 2017 con A casa tutto bene, un album che lo porta a un pubblico più ampio grazie a brani come La verità, una canzone che parla di paure e di cambiamenti e che diventa subito un inno per chi si sente intrappolato nelle aspettative altrui. Il successo è enorme: il disco vince la Targa Tenco e riempie i teatri di tutta Italia, facendo scoprire Brunori anche a chi fino a quel momento non si era accorto di lui. Nel frattempo, si fa conoscere anche in TV: partecipa a Brunori Sa, un programma in cui riflette su temi sociali e culturali con il suo solito stile tra leggerezza e profondità. E anche a teatro con lo spettacolo "Brunori a teatro: Monologhi e canzoni sull’incertezza” (2018)
Nel 2020, poco prima che il mondo si fermasse, esce Cip!, un album che mescola riflessioni intime e sonorità più morbide, con arrangiamenti orchestrali che lo portano a un nuovo livello artistico. Anche questa volta arriva la Targa Tenco, ma soprattutto la conferma che Brunori non è solo un cantautore indie, ma uno degli artisti più importanti della scena italiana. Nel 2021 pubblica “Baby Cip!”, un’esclusiva versione in vinile completamente rivisitata in versione ninna nanna dell’album “Cip!”, omaggio alla figlia Fiammetta
Nonostante il successo, Brunori rimane fedele alla sua natura: schivo quanto basta, attento ai dettagli e capace di raccontare emozioni con una semplicità disarmante. Le sue canzoni non sono solo storie personali, ma piccoli specchi in cui è impossibile non riconoscersi.
Nel 2023, che inizia con il conferimento della Targa Faber, la sua canzone “La vita com’è” arricchisce la colonna sonora del film “Il più bel secolo della mia vita”, diretto da Alessandro Bardani e con protagonisti Sergio Castellitto e Valerio Lundini.
Nel 2024 annuncia l'uscita di un nuovo album, anticipato dai singoli “La ghigliottina” uscito a settembre, e “Il Morso di Tyson” pubblicato a novembre 2024) e un tour nei principali palasport italiani. Chicca finale: la sua partecipazione per la prima volta da concorrente, al Festival di Sanremo, con il brano "L'albero delle noci", staremo a vedere. Il nuovo omonimo album è previsto in uscita a febbraio 2025.
Intanto Brunori sas conferma ancora una volta la sua capacità di evolversi senza perdere autenticità. Del resto, come canta lui stesso in La verità: “La verità è che ti fa paura l’idea di scomparire”. E Brunori, ormai, è impossibile ignorarlo.