Attualmente non ci sono date in programma per Marina Rei

Biografia

Marina Restuccia, in arte Marina Rei è una cantante, batterista e percussionista italiana. Figlia d’arte, il padre batterista di Ennio Morricone e la madre violinista dell’Orchestra Sinfonica di Roma, cresce con una forte passione per l’arte in tutte le sue forme e per la musica in particolare. Influenzata dai genitori si avvicina al jazz e al soul.
Inizia la sua carriera negli anni ’90 incidendo dischi dance con lo pseudonimo di Jamie Dee riuscendo ad ottenere anche un discreto successo internazionale. Nel 1991 firma un contratto con Flying Records con cui produce il primo singolo “Burnin’ Up”, e pubblica solo per il mercato giapponese l’album d’esordio “Different Moods”.
Nel 1994 passa alla label XEnergy e pubblica, sempre in Giappone, il suo secondo album “Don’t Be Shy” che rispetto al precedente rivela sonorità acid jazz.  Il singolo estratto “People (Everybody Needs Love) ha riscosso successo anche in Europa e Stati Uniti.
Sempre nel 1994 firma anche con Virgin Records; inizia così il suo nuovo percorso musicale e pubblica gli ultimi due singoli come Jamie Dee: “Dreaming Blue” (’95) e, “U” (’96). Nonostante il passaggio a Virgin Records continua la collaborazione con il produttore Frank Minoia intrapresa già qualche anno prima.
Nel 1995 pubblica il suo primo singolo con lo pseudonimo Marina Rei. “Sola”, questo il titolo della canzone, segna anche uno spartiacque con la sua precedente produzione: è un brano soul con richiami acid jazz. Conferma la sua nuova linea artistica con il secondo singolo “Noi”, che anticipa l’uscita dell’album “Marina Rei”, scritto interamente da lei e dal produttore Minoia.
La vera svolta però arriva l’anno successivo con la partecipazione a Sanremo nella categoria Nuove proposte con il brano “Al di là di questi anni” che si aggiudica il terzo posto e, il premio della critica. A ridosso della fine della kermesse sanremese ripubblica il suo album d’esordio con l’aggiunta del brano sanremese. L’album è un gran successo e in poche settimane viene certificato disco di platino; sulla scia del successo del disco viene invitata ad esibirsi sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma.
Nel 1997 sale di nuovo sul palco del Festival di Sanremo con il brano “Dentro di Me”. Il brano confluisce nella track list del secondo album “Donna”, che pur mantenendo il suo carattere black, dovuto alla collaborazione con Frank Minoia, viene impreziosito dall’apporto del sassofonista Michael Brecker. Trascinato dal singolo “Primavera” (cover di “You to Me Are Everything” dei The Real Thing), con cui vince Un Disco per l’Estate, l’album vende oltre 200.000 copie.
Per il terzo album, decide di concedersi più tempo e spazio; con “Animebelle” del 1998 si esaurisce la collaborazione con Frank Minoia e inizia quella con i produttori Pietro e Paolo Micioni. Questo cambiamento si riflette sin da subito sul suo stile musicale che pur restando prettamente soul si apre anche al pop internazionale.
Nel 1999 partecipa nuovamente a Sanremo con il brano “Un inverno da baciare” che, con i suoi arrangiamenti elettronici, segna un nuovo cambio di stile che sembra però non ripagare l’artista: il brano anche se non va oltre la settima posizione, ottiene un buon successo radiofonico e di pubblico. 
Con “Inaspettatamente”, album del 2000, il sound della Rei vira verso il rock “romano” (es Tiromancino) e, anche i testi rispecchiano questo cambiamento: parlano di rabbia e delusione, scritti in un periodo difficile della sua vita. Federico Zampaglione dei Tiromancino firma il brano “La Mia Felicità”. A causa di questo cambio di sonorità l’album non ottiene il successo dei precedenti dischi della cantante, nonostante il grande apprezzamento da parte della critica.
Quello stesso anno, come autrice, scrive la musica per “Maledetto il giorno” di Syria.
Nel 2002 c’è il passaggio dalla Virgin Records alla BMG.
“L’incantevole abitudine” del 2002 scritto dopo la nascita del figlio Nico e prodotto dall’allora compagno Daniele Sinigallia (fratello di Riccardo) è l’album della definitiva maturazione dell’artista; il singolo “Il giorno della mia festa” è un o dei brani di maggior successo radiofonico di Marina Rei, mentre “La parte migliore di me” viene scelta per far parte della colonna sonora del film “Ricordati di Me” del regista Gabriele Muccino.
Sempre per il cinema nel 2004 compone il brano inedito “And I Close My Eyes”, colonna sonora del film “Fino a Farti Male” diretto da Alessandro Colizzi e per cui riceve una nomination ai Nastri D’Argento come migliore canzone originale.
Torna sul palco dell’Ariston nel 2005 con il brano “Fammi Entrare”. Il brano è però una seconda scelta della cantante, che arriva alle selezioni del festival con il brano “Son’Je” scritto e cantato in collaborazione con Francesco Di Bella dei 24 Grana. “Fammi Entrare” è inoltre un brano insolito e non particolarmente immediato, ed infatti non arriva neanche in finale anche se nel periodo del festival risulta essere uno dei più trasmessi dalle radio.
Dopo questa esperienza sanremese decide di gestire da sola la sua carriera e si stacca dalle major a favore di una indipendente, la label OPM2000 con cui pubblica “Colpisci” (2005), album arrangiato e prodotto da Daniele Sinigallia. La title track dell’album è firmato da Cristiano Godano dei Marlene Kuntz.
Tra il 2005 e il 2006 realizza il progetto “L’Acustico in 7”, un tour teatrale in chiave unplugged con l’aggiunta di un’ampia sezione di archi.
Nel 2006 “Song’Je” entra nella colonna sonora di “Anche Libero Va Bene” di Kim Rossi Stuart.
Nel 2007 in occasione di un concerto al Forum Music Village di Roma registra in presa diretta l’album “Al di là di questi anni”, un concerto costruito sul contrasto strumenti elettrici ed acustici in cui ripropone tutti i suoi successi.
L’anno dopo insieme a Paola Turci e Max Gazzè partecipa al tour “Di comune accordo”: lei alle percussioni, Paola Turci alla chitarra e Max Gazzè al basso. Il trio viene riproposto anche nel 2008 in occasione della serata dei duetti al Festival di Sanremo: insieme a Paola Turci accompagna Gazzè con il brano “Il solito sesso”.
Nel 2009 torna con un nuovo album di inediti scritto e prodotto dalla stessa artista. “Muse” sembra quasi un concept album costruito intorno alla figura della donna forte, rivoluzionaria. Il brano “Donna che parla in fretta” è stata nominata per il Premio Amnesty Italia. Quello stesso anno partecipa al concerto benefico organizzato dalla Pausini a Milano “Amiche per l’Abruzzo”.
Nel 2012 collabora con Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori per il brano “E mi parli di te”, che anticipa l’uscita del suo ultimo album in studio “La conseguenza naturale dell’errore” a cui collaborano molti importanti musicisti italiani come Paolo Benvegnù, Cristina Donà, Valerio Mastandrea, Ennio Morricone, Riccardo Sinigallia e, Andrea Appino degli Zen Circus.

Marina Rei

Marina Restuccia, in arte Marina Rei, è una cantautrice, percussionista e batterista italiana.

www.marinarei.net

Biografia

Marina Restuccia, in arte Marina Rei è una cantante, batterista e percussionista italiana. Figlia d’arte, il padre batterista di Ennio Morricone e la madre violinista dell’Orchestra Sinfonica di Roma, cresce con una forte passione per l’arte in tutte le sue forme e per la musica in particolare. Influenzata dai genitori si avvicina al jazz e al soul.
Inizia la sua carriera negli anni ’90 incidendo dischi dance con lo pseudonimo di Jamie Dee riuscendo ad ottenere anche un discreto successo internazionale. Nel 1991 firma un contratto con Flying Records con cui produce il primo singolo “Burnin’ Up”, e pubblica solo per il mercato giapponese l’album d’esordio “Different Moods”.
Nel 1994 passa alla label XEnergy e pubblica, sempre in Giappone, il suo secondo album “Don’t Be Shy” che rispetto al precedente rivela sonorità acid jazz.  Il singolo estratto “People (Everybody Needs Love) ha riscosso successo anche in Europa e Stati Uniti.
Sempre nel 1994 firma anche con Virgin Records; inizia così il suo nuovo percorso musicale e pubblica gli ultimi due singoli come Jamie Dee: “Dreaming Blue” (’95) e, “U” (’96). Nonostante il passaggio a Virgin Records continua la collaborazione con il produttore Frank Minoia intrapresa già qualche anno prima.
Nel 1995 pubblica il suo primo singolo con lo pseudonimo Marina Rei. “Sola”, questo il titolo della canzone, segna anche uno spartiacque con la sua precedente produzione: è un brano soul con richiami acid jazz. Conferma la sua nuova linea artistica con il secondo singolo “Noi”, che anticipa l’uscita dell’album “Marina Rei”, scritto interamente da lei e dal produttore Minoia.
La vera svolta però arriva l’anno successivo con la partecipazione a Sanremo nella categoria Nuove proposte con il brano “Al di là di questi anni” che si aggiudica il terzo posto e, il premio della critica. A ridosso della fine della kermesse sanremese ripubblica il suo album d’esordio con l’aggiunta del brano sanremese. L’album è un gran successo e in poche settimane viene certificato disco di platino; sulla scia del successo del disco viene invitata ad esibirsi sul palco del Concerto del Primo Maggio di Roma.
Nel 1997 sale di nuovo sul palco del Festival di Sanremo con il brano “Dentro di Me”. Il brano confluisce nella track list del secondo album “Donna”, che pur mantenendo il suo carattere black, dovuto alla collaborazione con Frank Minoia, viene impreziosito dall’apporto del sassofonista Michael Brecker. Trascinato dal singolo “Primavera” (cover di “You to Me Are Everything” dei The Real Thing), con cui vince Un Disco per l’Estate, l’album vende oltre 200.000 copie.
Per il terzo album, decide di concedersi più tempo e spazio; con “Animebelle” del 1998 si esaurisce la collaborazione con Frank Minoia e inizia quella con i produttori Pietro e Paolo Micioni. Questo cambiamento si riflette sin da subito sul suo stile musicale che pur restando prettamente soul si apre anche al pop internazionale.
Nel 1999 partecipa nuovamente a Sanremo con il brano “Un inverno da baciare” che, con i suoi arrangiamenti elettronici, segna un nuovo cambio di stile che sembra però non ripagare l’artista: il brano anche se non va oltre la settima posizione, ottiene un buon successo radiofonico e di pubblico. 
Con “Inaspettatamente”, album del 2000, il sound della Rei vira verso il rock “romano” (es Tiromancino) e, anche i testi rispecchiano questo cambiamento: parlano di rabbia e delusione, scritti in un periodo difficile della sua vita. Federico Zampaglione dei Tiromancino firma il brano “La Mia Felicità”. A causa di questo cambio di sonorità l’album non ottiene il successo dei precedenti dischi della cantante, nonostante il grande apprezzamento da parte della critica.
Quello stesso anno, come autrice, scrive la musica per “Maledetto il giorno” di Syria.
Nel 2002 c’è il passaggio dalla Virgin Records alla BMG.
“L’incantevole abitudine” del 2002 scritto dopo la nascita del figlio Nico e prodotto dall’allora compagno Daniele Sinigallia (fratello di Riccardo) è l’album della definitiva maturazione dell’artista; il singolo “Il giorno della mia festa” è un o dei brani di maggior successo radiofonico di Marina Rei, mentre “La parte migliore di me” viene scelta per far parte della colonna sonora del film “Ricordati di Me” del regista Gabriele Muccino.
Sempre per il cinema nel 2004 compone il brano inedito “And I Close My Eyes”, colonna sonora del film “Fino a Farti Male” diretto da Alessandro Colizzi e per cui riceve una nomination ai Nastri D’Argento come migliore canzone originale.
Torna sul palco dell’Ariston nel 2005 con il brano “Fammi Entrare”. Il brano è però una seconda scelta della cantante, che arriva alle selezioni del festival con il brano “Son’Je” scritto e cantato in collaborazione con Francesco Di Bella dei 24 Grana. “Fammi Entrare” è inoltre un brano insolito e non particolarmente immediato, ed infatti non arriva neanche in finale anche se nel periodo del festival risulta essere uno dei più trasmessi dalle radio.
Dopo questa esperienza sanremese decide di gestire da sola la sua carriera e si stacca dalle major a favore di una indipendente, la label OPM2000 con cui pubblica “Colpisci” (2005), album arrangiato e prodotto da Daniele Sinigallia. La title track dell’album è firmato da Cristiano Godano dei Marlene Kuntz.
Tra il 2005 e il 2006 realizza il progetto “L’Acustico in 7”, un tour teatrale in chiave unplugged con l’aggiunta di un’ampia sezione di archi.
Nel 2006 “Song’Je” entra nella colonna sonora di “Anche Libero Va Bene” di Kim Rossi Stuart.
Nel 2007 in occasione di un concerto al Forum Music Village di Roma registra in presa diretta l’album “Al di là di questi anni”, un concerto costruito sul contrasto strumenti elettrici ed acustici in cui ripropone tutti i suoi successi.
L’anno dopo insieme a Paola Turci e Max Gazzè partecipa al tour “Di comune accordo”: lei alle percussioni, Paola Turci alla chitarra e Max Gazzè al basso. Il trio viene riproposto anche nel 2008 in occasione della serata dei duetti al Festival di Sanremo: insieme a Paola Turci accompagna Gazzè con il brano “Il solito sesso”.
Nel 2009 torna con un nuovo album di inediti scritto e prodotto dalla stessa artista. “Muse” sembra quasi un concept album costruito intorno alla figura della donna forte, rivoluzionaria. Il brano “Donna che parla in fretta” è stata nominata per il Premio Amnesty Italia. Quello stesso anno partecipa al concerto benefico organizzato dalla Pausini a Milano “Amiche per l’Abruzzo”.
Nel 2012 collabora con Pierpaolo Capovilla del Teatro degli Orrori per il brano “E mi parli di te”, che anticipa l’uscita del suo ultimo album in studio “La conseguenza naturale dell’errore” a cui collaborano molti importanti musicisti italiani come Paolo Benvegnù, Cristina Donà, Valerio Mastandrea, Ennio Morricone, Riccardo Sinigallia e, Andrea Appino degli Zen Circus.