INFO

La vendita on-line per questa manifestazione è conclusa

Info Evento

Ridotti: residenti nei Comuni aderenti alla Rete Autopie, iscritti alle biblioteche, over 70 – under 25, soci Coop, aderenti al progetto Bel-Vedere.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
ECHIDNA 041.412500 – 340.9446568
info@echidnacultura.it

 



30.04.2017 | 18:00 - 19:45

luogo
Vivaio Floricoltura Dogà

progetto
Paesaggio con Uomini 2017

categoria

letteraturateatro

Il lavoro fa Cultura

THEAMA TEATRO

IN NOME DELLA MADRE

Autore Erri De Luca

con Anna Zago e Daniele Berardi / musiche Giovanni Panozzo / scenografie Carloalberto Piccoli / assistente alla regia Aristide Genovese / regia Piergiorgio Piccoli

Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa. Qui c’è l’amore smisurato di Iosef per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro. Miriàm/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla.

Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille. Le notizie su Miriàm/Maria provengono dalle pagine di Matteo e di Luca. Qui s’ingrandisce un dettaglio da loro accennato: l’ascensione della natività nel corpo femminile, il più perfetto mistero naturale. E’ in fondo senza peso il concorso maschile in questa storia, senza che se ne senta la mancanza nonostante la figura di Giuseppe emerga in tutta la sua umanità.

Non è scritto nei loro libri che nella stalla c’erano levatrici od altro personale intorno al parto. Partorì da sola. Questo è il maggior prodigio di quella notte di natività: la perizia di una ragazza madre, la solitudine assistita.

In nome del padre inaugura il segno della croce. In nome della madre inaugura la vita.