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La vendita on-line per questa manifestazione è conclusa

Info Evento

Nel 1948 in un paesino della provincia veneta, ad una giovane donna, figlia di contadini, appare la Madonna che le predice il giorno e l’ora della morte. Comincia un afflusso crescente di pellegrini e curiosi. La “santa” diventa un motore dell’economia del paese: si affittano stanze, si adibisce un campo a parcheggio per le biciclette, i vicini vendono ai pellegrini sacchettini di terra provenienti dal cortile della donna. A forza di prelevare terra scavano una buca. Arrivano il giorno e l’ora designati, ma la “santa” non muore. Fine della santa. L’attesa si muta in delusione, l’adorazione in scherno. Il prete viene mandato via dalla parrocchia, sulla vicenda cala il silenzio. Da quella notte la ragazza resta misteriosamente paralizzata alle gambe, non uscirÃ?  piÃ?¹ di casa ma vivrÃ?  ancora per molti anni. Susanna Bissoli Ã?¨ venuta a conoscenza di questa storia vera da suo padre alcuni anni fa e da allora Ã?¨ iniziato per lei un lungo percorso di ricerche, raccolte di materiali, tentativi di scrittura per andare a fondo di quella che a poco a poco Ã?¨ diventata una piccola grande ossessione. “ La santa” Ã?¨ ancora viva. “E adeso t’Ã?¨ conosÃ?º ‘navÃ?©cia.” – ha detto a Susanna quando Ã?¨ andata nella sua casa per conoscerla. E poi silenzio. Della “ santa” e di questa storia misteriosa e muta come uno schermo bianco su cui tutti coloro che si esprimono sulla vicenda proiettano se stessi. Noi tre ci siamo incontrate nel 2008 lavorando ad un progetto di teatro e mediazione culturale sul tema del velo islamico e delle sue percezioni che aveva aperto domande profonde personali e collettive sul tema del sacro. Ora Susanna ci ha riconvocato attorno a questa storia.