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Cantante, compositrice, arrangiatrice, direttrice di coro e band leader, Daymé Arocena a 22 anni, è già un talento di riferimento della musica cubana e, a parte le influenze della tradizione del suo Paese, è considerata un astro nascente del jazz e del neo-soul.
Cresciuta in una famiglia in cui la musica è sempre stata in primo piano, Daymé Arocena canta da sempre e spesso ricorda come a soli quattro anni, in giro per il suo quartiere, cantasse come una 'rumbera', tanto che ancora oggi la sua musica conserva influenze della rumba. A otto anni arriva la prima vera e propria ribalta, quando appare sulla tv nazionale cubana per cantare Let it Be con il coro D’Senitos, che l'ha introdotta alle canzoni anglosassoni.
A quattordici anni vince il premio Marti y el Arte e diventa la voce principale di una big band, Los Primos: questa esperienza le apre una volta per tutte le porte del jazz, a partire dalla passione viscerale per le voci classiche come Ella Fitzgerald, Billie Holiday, Nina Simone ma anche come la brasiliana Elis Regina.
Passa poco tempo e arrivano le attenzioni dei grossi nomi della scena jazz mondiale, prima Winton Marsalis, che le propone di realizzare insieme una versione del classico Besame mucho, poi la canadese Jane Bunnett, esperta di musica cubana, che la invita a Toronto per il Sistering Festival e poi la sprona a formare la band Maqueque, che unisce le Alami, gruppo tutto al femminile fondato da Daymé, con i grossi nomi del jazz cubano. Da qui, le attenzioni internazionali si moltiplicano.
François Renié, direttore della comunicazione di Havana Club e fondatore della piattaforma Havana Cultura - deputata alla promozione globale della creatività cubana contemporanea - la incontra insieme a Gilles Peterson, la cui etichetta, Brownswood Recordings, co-produce proprio gli album della serie Havana Cultura.
Visto che Daymé, all’epoca, è ancora una teenager, i due lasciano passare qualche anno prima di coinvolgerla nel progetto Havana Cultura Mix in cui proprio Peterson seleziona produttori musicali da ogni parte del mondo per incidere un album con musicisti cubani. Daymé, dopo le audizioni, viene scelta per figurare in tre brani e Peterson la invita a Londra per il lancio live del disco. Anche dal successo di questa esibizione nasce ‘idea di farle registrare un disco solista per Brownswood e Havana Cultura.
Così nasce Nueva Era (Brownswood Recordings) che esce a giugno 2015 e segna il debutto ufficiale di questo talento già celebrato dalle testate giornalistiche di mezzo mondo.
Dal vivo si presenta con una band dove spicca la presenza di uno dei pianisti inglesi più importanti della scena contemporanea, il pluri premiato Robert Mitchell, musicista che ha collaborato tra gli altri con Norma Winstone, Steve Coleman, Greg Osby, Courtney Pine e Omar Puente, e vede inoltre la presenza di Crispin Robinson alla batteria, tra i più noti esperti di ritmi sacri afro-cubani, che ha collaborato tra gli altri con Soul II Soul, Galliano, Roni Size, Brian Eno, Lamb, Divine Comedy, Coldplay.
Ad aprire il concerto la proiezione del film documentario:
LA CLAVE di Charlie Inman
Con: Muñequitos de Matanzas, Clave y Guaguancó, Rumberos de Cuba, Osain del Monte, Raíces Profundas, Timbalaye, Daymé Arocena.
Narrato da Gilles Peterson
Consulente musicale: Crispin Robinson
(Durata 75 min. Havana Cultura, 2015)
Dopo il concerto il dj set black a cura di Steve Dub (Akasoulsista).