Dude Club:
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Dax Heddon era un adolescente britannico un po’ ribelle e molto innamorato della drum’n’bass.
Cresciuto a pane e radio pirata, Dax racconta spesso di come quegli anni siano stati un’immersione totalizzante nel suo walkman e in quelle centinaia di cassettine scambiate durante la ricreazione con gli amici. 
Dai banchi di scuola a trasformare la passione in realtà è un attimo quando sei un predestinato.
Acquista i suoi primi due giradischi, e presto si crea un network underground con un seguito di tutto rispetto. Galeotta fu però un’estate ad Ibiza: Dax impatta per la prima volta con il mondo techno e ne resta folgorato.
All’inizio di ogni storia c’è sempre un tradimento. E così, pochi mesi dopo, seduto ad aspettare in una stazione vietnamita degli autobus, Dax ha una visione e produce la sua prima traccia techno.
Da qui nasce un sound tutto suo, influenzato dall’originaria passione per i bassi e sonorità UK garage, ma allo stesso tempo crudo e robusto come solo la techno sa essere.
Oggi è sicuramente uno degli artisti più rappresentativi e di successo della scena attuale.
Un esplosione inarrestabile, frutto di poco marketing ma tanta sostanza.
Dax incarna la figura del dj moderno: creatore di atmosfera, portatore di gusto musicale e di adeguato sapore tecnico.
Il volto pulito della techno ci condurrà in uno dei suoi proverbiali abissi di sensazioni.
Energia trascinante, ossessivo, denso e sovrumano: ognuno è romantico a modo suo.