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Biografia

Renato Abate, in arte Garbo è un cantautore milanese; insieme ai Diaframma e al primo Enrico Ruggeri è un esponente della scena new wave italiana, una corrente musicale tipica degli anni ’80 che prende ispirazione da David Bowie, Brian Ferry, Japan, Ultravox.

Debutta nel 1981 con l’album “A Berlino … Va bene” pubblicato dalla EMI; il video del singolo omonimo entra in rotazione nella trasmissione Mister Fantasy, condotta dall'amico giornalista Carlo Massarini. Il secondo album “Scortati” esce nel 1982, contiene i singoli “Generazione” e, “Vorrei regnare” che presenta al Festivalbar 1983. Sempre nell’83 collabora con Roberto Colombo per il singolo “Quanti anni hai?” in cui duetta insieme ad Antonella Ruggero dei Matia Bazar.

Partecipa al Festiva di Sanremo con “Radioclima” nel 1984 e si aggiudica il premio della critica Saverio Rotondi, direttore della rivista Ciao 2001. Qualche mese più tardi pubblica l’antologia “Fotografie”, con “Radioclima” e altri vecchi successi rivisitati; presta anche la voce in “Ultime volontà” dall’album “Aristocratica” dei Matia Bazar.

Nel 1985 partecipa ancora al festival di Sanremo con “Cose Veloci” che pur arrivando in ultima posizione ebbe un buon successo di pubblico acquisendo sempre più seguito. L’anno successivo pubblica “Il Fiume”, un album molto fortunato che segna il periodo di maggior notorietà di Garbo; il video del singolo entra in rotazione sia su VideoMusic che su Deejay Television.

Con i produttori Aberto Salerno e Mara Maionchi pubblica “Manifesti” nel 1988 da cui viene estratto il singolo “Extragarbo” che segnerà una delle sue ultime apparizioni al Festivalbar; durante quasi tutti gli anni ’90 è considerato un outsider, lavora con etichette indipendenti come la Kindegarten con cui pubblica “1.6.2.”; “Garbo Live” e nel 1991 “Il Presidente”, un album registrato in presa diretta. Garbo decide di lasciare tutte le imperfezioni del suono che una registrazione in presa diretta comporta; ad esempio nell’ultima traccia si sente il suono di un telefono che squilla durante la registrazione e che l’artista ha voluto lasciare per un maggiore realismo dell’opera.

Decide di fondare una sua etichetta, Discipline, nel 1993 e con cui pubblica “Macchine nei fiori” e, “Cosa Rimane … Rivisitazioni” in cui rilegge alcuni suoi successi; caratteristica dell’album è a presenza di elementi musicali tipicamente orientali. Questa tendenza la ritroviamo anche in “Fuori per Sempre” un album permeato da temi poetici, esistenziali con una maggiore attenzione ai testi mostrando un carattere più cantautoriale rispetto ai precedenti; nell’album è presente anche una rivisitazione di “I Ragazzi Italiani” con Ron e Biagio Antonacci.

Con “Up The Line (The Virtual Sound, Word and Image)” del 1997 apre un nuovo capitolo delle sue sperimentazioni seguendo la scia di quel nuovo movimento che andava formandosi in quel periodo sotto il nome di Nevroromanticismo a cui si rifanno gli scrittori Isabella Santacroce, Tommaso Labranca, Tiziano Scarpa, Niccolò Ammaniti.

Nel 1998 con “Grandi Giorni” affronta le problematiche del nuovo millennio, facendo prevalere atmosfere decadenti; nell’album, prodotto dalla FRI di Cecchetto, sono presenti sia alcuni suoi vecchi successi rivisitati che brani inediti.

Dopo aver pubblicato due raccolte “I successi” e, “Il Meglio” (1999) pubblica solo nel 2002 un album di inediti dal titolo “Blu” edito dalla Mescal da cui vengono estratti i singoli “Un bacio falso” e, “Migliaia di Rose”; con questo nuovo lavoro sembra accantonare la sperimentazione a favore di un sound più melodico e accattivante che ricorda quello degli inizi di Garbo.

Nel 2004 la EMI decide di ristampare e rimasterizzare in digitale “A Berlino … va bene”, “Scortati” e, “Fotografie”; quest’ultimo album viene ripubblicato con l’aggiunta di bonus track e il remix di “Radioclima”. Nello stesso anno partecipa all’album di Boosta dei Subsonica “Iconoclash” in cui reinterpreta brani degli anni ’80 in chiave post-punk e new-wave; Garbo contribuisce con una versione destrutturata di “A Berlino … va bene”.

Con la sua etichetta Discipline pubblica nel 2005 “Gialloelettrico”; il singolo che anticipa l’album “Onde Elettriche” è stato scritto insieme a Luca Urbani dei Soerba; il videoclip del brano è stato premiato al 7° Premio Videoclip Italiano come miglior soggetto nel circuito Indipendente. Nell’album compaiono anche Morgan, e i Delta V. 

La poetica musicale di Garbo ha influenzato una nuova generazione di musicisti che dal cantautore milanese hanno preso il piglio della sperimentazione e una particolare attenzione per i testi dal carattere introspettivo e surreale; artisti come   Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi (Baustelle), Soerba, Delta V, Boosta (Subsonica), Marco Notari, Lele Battista (La Sintesi), N.A.M.B., Andy dei Bluvertigo, Krisma, Gionata, Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Zu e Meg (99 Posse), Madaski, Ovophonic e Derivando; gli stessi musicisti che nel 2006 hanno partecipato all’album tributo “ConGarbo”. Sempre nel 2006 Garbo produce “Dior DNA” primo singolo dell’artista elettronico Eugene.

Così come aveva fatto l’etichetta EMI in precedenza, anche la Universal, nel 2007, decide di ripubblicare in versione digipack in CD rimasterizzati i due album d’esordio “Il Fiume” e, “Manifesti”.  L’anno successivo pubblica “Come il vetro”, l’ultimo capitolo della trilogia cromatica iniziata con “Blu”, e portata avanti con “GialloEettrico”.

Insieme a Luca Urbani instaura un lungo e consolidato sodalizio che li porta prima ad entrare in società per l’etichetta di Garbo Discipline, fino ad unire i loro entroterra musicali nell’album “Fine” (2015) dove il pop elettrico di Urbani si sposa con il glam rock di Garbo.

Garbo

Garbo è un cantautore milanese esponente della scena new wave tipica degli anni’80, una corrente musicale che prende ispirazione da artisti come David Bowie e, Ultravox. Inizia negli anni’80 conquistando subito un’ampia fetta di pubblico con il suo esodio “A Berlino … Va bene” (1981). Se i suoi primi album si possono annoverare nel genere new wave e, glam rock col tempo sembra prediligere la sperimentazione musicale, ne sono un esempio “Cosa Rimane … rivisitazione” in cui prevalgono sonorità tipicamente orientali, o anche Up The Line (The Virtual Sound, Word And Image) per cui prende ispirazione dal movimento letterario nato in quegli anni sotto il nome di Nevroromanticismo. Il suo ultimo lavoro “Fine”, uscito nel 2015, è stato realizzato a quattro mani con l’amico e collega Luca Urbani.

www.facebook.com/pages/GARBO-Pagina-Ufficiale/250921864959609

Biografia

Renato Abate, in arte Garbo è un cantautore milanese; insieme ai Diaframma e al primo Enrico Ruggeri è un esponente della scena new wave italiana, una corrente musicale tipica degli anni ’80 che prende ispirazione da David Bowie, Brian Ferry, Japan, Ultravox.

Debutta nel 1981 con l’album “A Berlino … Va bene” pubblicato dalla EMI; il video del singolo omonimo entra in rotazione nella trasmissione Mister Fantasy, condotta dall'amico giornalista Carlo Massarini. Il secondo album “Scortati” esce nel 1982, contiene i singoli “Generazione” e, “Vorrei regnare” che presenta al Festivalbar 1983. Sempre nell’83 collabora con Roberto Colombo per il singolo “Quanti anni hai?” in cui duetta insieme ad Antonella Ruggero dei Matia Bazar.

Partecipa al Festiva di Sanremo con “Radioclima” nel 1984 e si aggiudica il premio della critica Saverio Rotondi, direttore della rivista Ciao 2001. Qualche mese più tardi pubblica l’antologia “Fotografie”, con “Radioclima” e altri vecchi successi rivisitati; presta anche la voce in “Ultime volontà” dall’album “Aristocratica” dei Matia Bazar.

Nel 1985 partecipa ancora al festival di Sanremo con “Cose Veloci” che pur arrivando in ultima posizione ebbe un buon successo di pubblico acquisendo sempre più seguito. L’anno successivo pubblica “Il Fiume”, un album molto fortunato che segna il periodo di maggior notorietà di Garbo; il video del singolo entra in rotazione sia su VideoMusic che su Deejay Television.

Con i produttori Aberto Salerno e Mara Maionchi pubblica “Manifesti” nel 1988 da cui viene estratto il singolo “Extragarbo” che segnerà una delle sue ultime apparizioni al Festivalbar; durante quasi tutti gli anni ’90 è considerato un outsider, lavora con etichette indipendenti come la Kindegarten con cui pubblica “1.6.2.”; “Garbo Live” e nel 1991 “Il Presidente”, un album registrato in presa diretta. Garbo decide di lasciare tutte le imperfezioni del suono che una registrazione in presa diretta comporta; ad esempio nell’ultima traccia si sente il suono di un telefono che squilla durante la registrazione e che l’artista ha voluto lasciare per un maggiore realismo dell’opera.

Decide di fondare una sua etichetta, Discipline, nel 1993 e con cui pubblica “Macchine nei fiori” e, “Cosa Rimane … Rivisitazioni” in cui rilegge alcuni suoi successi; caratteristica dell’album è a presenza di elementi musicali tipicamente orientali. Questa tendenza la ritroviamo anche in “Fuori per Sempre” un album permeato da temi poetici, esistenziali con una maggiore attenzione ai testi mostrando un carattere più cantautoriale rispetto ai precedenti; nell’album è presente anche una rivisitazione di “I Ragazzi Italiani” con Ron e Biagio Antonacci.

Con “Up The Line (The Virtual Sound, Word and Image)” del 1997 apre un nuovo capitolo delle sue sperimentazioni seguendo la scia di quel nuovo movimento che andava formandosi in quel periodo sotto il nome di Nevroromanticismo a cui si rifanno gli scrittori Isabella Santacroce, Tommaso Labranca, Tiziano Scarpa, Niccolò Ammaniti.

Nel 1998 con “Grandi Giorni” affronta le problematiche del nuovo millennio, facendo prevalere atmosfere decadenti; nell’album, prodotto dalla FRI di Cecchetto, sono presenti sia alcuni suoi vecchi successi rivisitati che brani inediti.

Dopo aver pubblicato due raccolte “I successi” e, “Il Meglio” (1999) pubblica solo nel 2002 un album di inediti dal titolo “Blu” edito dalla Mescal da cui vengono estratti i singoli “Un bacio falso” e, “Migliaia di Rose”; con questo nuovo lavoro sembra accantonare la sperimentazione a favore di un sound più melodico e accattivante che ricorda quello degli inizi di Garbo.

Nel 2004 la EMI decide di ristampare e rimasterizzare in digitale “A Berlino … va bene”, “Scortati” e, “Fotografie”; quest’ultimo album viene ripubblicato con l’aggiunta di bonus track e il remix di “Radioclima”. Nello stesso anno partecipa all’album di Boosta dei Subsonica “Iconoclash” in cui reinterpreta brani degli anni ’80 in chiave post-punk e new-wave; Garbo contribuisce con una versione destrutturata di “A Berlino … va bene”.

Con la sua etichetta Discipline pubblica nel 2005 “Gialloelettrico”; il singolo che anticipa l’album “Onde Elettriche” è stato scritto insieme a Luca Urbani dei Soerba; il videoclip del brano è stato premiato al 7° Premio Videoclip Italiano come miglior soggetto nel circuito Indipendente. Nell’album compaiono anche Morgan, e i Delta V. 

La poetica musicale di Garbo ha influenzato una nuova generazione di musicisti che dal cantautore milanese hanno preso il piglio della sperimentazione e una particolare attenzione per i testi dal carattere introspettivo e surreale; artisti come   Francesco Bianconi e Rachele Bastreghi (Baustelle), Soerba, Delta V, Boosta (Subsonica), Marco Notari, Lele Battista (La Sintesi), N.A.M.B., Andy dei Bluvertigo, Krisma, Gionata, Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Zu e Meg (99 Posse), Madaski, Ovophonic e Derivando; gli stessi musicisti che nel 2006 hanno partecipato all’album tributo “ConGarbo”. Sempre nel 2006 Garbo produce “Dior DNA” primo singolo dell’artista elettronico Eugene.

Così come aveva fatto l’etichetta EMI in precedenza, anche la Universal, nel 2007, decide di ripubblicare in versione digipack in CD rimasterizzati i due album d’esordio “Il Fiume” e, “Manifesti”.  L’anno successivo pubblica “Come il vetro”, l’ultimo capitolo della trilogia cromatica iniziata con “Blu”, e portata avanti con “GialloEettrico”.

Insieme a Luca Urbani instaura un lungo e consolidato sodalizio che li porta prima ad entrare in società per l’etichetta di Garbo Discipline, fino ad unire i loro entroterra musicali nell’album “Fine” (2015) dove il pop elettrico di Urbani si sposa con il glam rock di Garbo.