Attualmente non ci sono date in programma per Floating Points

Biografia

Di giorno indossa il camice bianco ed è un neuroscienziato che studia la trasmissione del dolore negli esseri umani, ma di notte è conosciuto nell’ambiente dei club e delle radio come FLoating Point: è il DJ e producer Sam Shepard, una delle proposte più interessanti della musica elettrica contemporanea.

Inizia a studiare musica a 8 anni con il pianoforte, nello stesso periodo entra a far parte del coro della chiesa; la sua passione per la musica non lo abbandona e accanto agli studi tradizionali si diploma in jazz e composizione al Cheetams School Music di Manchester.  A livello musicale unisce il suo background e il suo amore per il funk, r ‘n b, e il jazz, e la classica all’ house e alla musica elettronica in generale.

Inizia il suo progetto musicale Floating Points nel 2008 pubblicando diversi singoli e un remix di “I’ll Wait for You” di Sun Ra. L’anno successivo, nonostante gli impegni gravosi del dottorato in neuroscienze, pubblica il 12” “J&W Beat” che contiene due tracce 2-step; nello stesso anno pubblica anche alcuni EP che spaziano tra house, funk, chill out, jazz e sonorità synth.

Sempre nel 2009 pubblica con la sua etichetta discografica Eglo Records il bellissimo EP “Vacuum”, un mix di sonorità house e wonky; pubblica anche il singolo 7” “For you/Radiality” che si caratterizza per la sperimentazione musicale tra funk, abstract hip hop, jazz con l’uso di campionamenti e sintetizzatori. Nel 2010 esce un solo singolo 12” “People’e Potential/Shark Chase” che si distingue per l’uso del basso funk, di squillanti hi hat, e sintetizzatori nel primo lato, mentre nel secondo troviamo gorgheggi deep, sinistri contrappunti pianistici e i soliti alienanti hi hat.

Nel 2011 è la volta dell’EP “Shadow”, un album molto più clubbing rispetto agli altri con forti richiami deep, seguito dal singolo 7” “Danger/Miniatur 27” che si apre con un sorprendente primo lato techno, dura quasi tribale, mentre nel secondo lato troviamo sonorità opposte legate all’ambient e alla chill out. L’ultimo lavoro dell’anno, “Sais Dub”, è invece un ritorno alle sonorità 2-step degli inizi.

Per la raccolta celebrativa dei quattro anni di attività della sua Eglo Records registra il singolo “Wire” per la prima volta con la Floating Points Ensamble, un’orchestra di 16 elementi che ha formato nel 2010.  Nel 2014 esce il 12“ “Nuits Sonores/Nectarine”, singolo dalle sonorità deep house con richiami jazz.

Finalmente, nel 2015, dopo la collaborazione con Maalem Mahmoud Guinia, artista marocchino virtuoso del sintir (strumento tradizionale africano a tre corde dal timbro simile al basso) per il brano “Mimoun Marhaba” contenuta nell’album “Marhaba”, pubblica il suo primo LP “Elaenia”. L’album denota un approccio elettronico minimalista, a tratti sinfonico con tessiture sonore in cui figurano richiami al jazz degli anni ’70, al funk, alla musica contemporanea e alla world music.

Floating Points

Come un dottor jack e mister hyde odierno Sam Shepard vive due vite parallele: di giorno neuroscienziato, e di notte dj nei club più importanti del mondo con il nome di Floating Points (a livello scientifico il nome indica i numeri senza virgola della matematica applicata ai processori).  Ha un approccio alla musica elettronica immaginifico estremamente creativo e denota una capacità espressiva ineguagliabile, riuscendo a fondere con maestria musica elettronica, soul, hip hop e jazz. Prende spunto sia dalla sua formazione classica e jazzistica che da diverse correnti house inglesi di inizio ’10, dall’hip hop dei Flying Lotus, dalla chill out di gruppi come i St Germain, dal dub, e dalla techno rave. La sua musica è caratterizzata da un’esplorazione e da una sperimentazione sonora che parte dall’uso di diversi strumenti, che lo porta nel 2010 a formare la “Floating Points Ensamble”, unendo così musica elettronica e acustica, digitale e analogico.  

www.floatingpoints.co.uk

Biografia

Di giorno indossa il camice bianco ed è un neuroscienziato che studia la trasmissione del dolore negli esseri umani, ma di notte è conosciuto nell’ambiente dei club e delle radio come FLoating Point: è il DJ e producer Sam Shepard, una delle proposte più interessanti della musica elettrica contemporanea.

Inizia a studiare musica a 8 anni con il pianoforte, nello stesso periodo entra a far parte del coro della chiesa; la sua passione per la musica non lo abbandona e accanto agli studi tradizionali si diploma in jazz e composizione al Cheetams School Music di Manchester.  A livello musicale unisce il suo background e il suo amore per il funk, r ‘n b, e il jazz, e la classica all’ house e alla musica elettronica in generale.

Inizia il suo progetto musicale Floating Points nel 2008 pubblicando diversi singoli e un remix di “I’ll Wait for You” di Sun Ra. L’anno successivo, nonostante gli impegni gravosi del dottorato in neuroscienze, pubblica il 12” “J&W Beat” che contiene due tracce 2-step; nello stesso anno pubblica anche alcuni EP che spaziano tra house, funk, chill out, jazz e sonorità synth.

Sempre nel 2009 pubblica con la sua etichetta discografica Eglo Records il bellissimo EP “Vacuum”, un mix di sonorità house e wonky; pubblica anche il singolo 7” “For you/Radiality” che si caratterizza per la sperimentazione musicale tra funk, abstract hip hop, jazz con l’uso di campionamenti e sintetizzatori. Nel 2010 esce un solo singolo 12” “People’e Potential/Shark Chase” che si distingue per l’uso del basso funk, di squillanti hi hat, e sintetizzatori nel primo lato, mentre nel secondo troviamo gorgheggi deep, sinistri contrappunti pianistici e i soliti alienanti hi hat.

Nel 2011 è la volta dell’EP “Shadow”, un album molto più clubbing rispetto agli altri con forti richiami deep, seguito dal singolo 7” “Danger/Miniatur 27” che si apre con un sorprendente primo lato techno, dura quasi tribale, mentre nel secondo lato troviamo sonorità opposte legate all’ambient e alla chill out. L’ultimo lavoro dell’anno, “Sais Dub”, è invece un ritorno alle sonorità 2-step degli inizi.

Per la raccolta celebrativa dei quattro anni di attività della sua Eglo Records registra il singolo “Wire” per la prima volta con la Floating Points Ensamble, un’orchestra di 16 elementi che ha formato nel 2010.  Nel 2014 esce il 12“ “Nuits Sonores/Nectarine”, singolo dalle sonorità deep house con richiami jazz.

Finalmente, nel 2015, dopo la collaborazione con Maalem Mahmoud Guinia, artista marocchino virtuoso del sintir (strumento tradizionale africano a tre corde dal timbro simile al basso) per il brano “Mimoun Marhaba” contenuta nell’album “Marhaba”, pubblica il suo primo LP “Elaenia”. L’album denota un approccio elettronico minimalista, a tratti sinfonico con tessiture sonore in cui figurano richiami al jazz degli anni ’70, al funk, alla musica contemporanea e alla world music.